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Maxi Dylan Dog 21

Creato il 09 luglio 2014 da Flavio
Maxi Dylan Dog 21Maxi Dylan Dog N° 21 

Periodicità: Semestrale 

Uscita: 26/06/2014 

Copertina: Angelo Stano 

Devil's trip

Soggetto e sceneggiatura: Andrea Cavaletto
Disegni: Montanari & Grassani

Fay giovane ragazza punk che, nonostante la differenza di età e di gusti, ha fatto colpo su Dylan Dog. A legarli ancora di più è la ricerca di un'amica di lei scomparsa non molti giorni pirma. Desirèe, questo il suo nome, sembra essere prigioniera di entità misteriose che emergono dalle nebbie che ogni tanto infestano la sua prigione. In quei meandri non è sola, ma ogni volta che sia alza la nebbia uno di loro sparisce e non fa più ritorno. Se l'Old Boy non la troverà in fretta anche lei rischia di subire lo stesso destino.

Classica storia di sequestro, indagini, ragazza di Dylan e poco altro. Si fa leggere, permette di entrare nell'atmosfera del Maxi senza troppe aspettative, come capita spesso ormai e di saggiare la poca forma di Montanari & Grassani, ma di questo ne parleremo in fondo.

Con le migliori intenzioni

Soggetto e sceneggiatura: Giovanni De Gregorio
Disegni: Montanari & Grassani

Il ritorno a Londra dai sopralluoghi nelle campagne inglesi è sempre stato un viaggio poco rilassante per l'Indagatore dell'Incubo. Questa volta sarà la stanchezza a metterlo nei guai. Quando, addormentato, con la sua macchina andrà contro ad un'altra vettura e sia il passeggero che il conducente moriranno inizierà, per lui, un inferno di depressione che neanche la vicinanza della bella Josephine sembra riuscire ad alleviare. L'unico scopo di Dylan sarà quello di cercare la morte e l'espiazione per il duplice omicidio che ha commesso.

La storia migliore di questo Maxi. Storia che dovrebbe essere distribuita all'esterno delle discoteche e dei luoghi da cui si esci pressoché brilli e stanchi per far riflettere. Una storia dura e cruda, ricca di senso di colpa, ma con fin troppa autocommiserazione per l'eroe in disgrazia. L'espediente narrativo per la conclusione della storia poco si adatta al personaggio ideato da Tiziano Sclavi (che ha sempre odiato la televisione) ed abbastanza scontato. Tuttavia funziona e la storia risulta essere intrigante e piacevole.

Una brutta piega

Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Montanari & Grassani

Quando nel salone di bellezza di Madame Javier le due parrucchiere impazziscono e le sette donne sotto trattamento vengono smembrate ed uccise e viceversa, quando Adele e sua sorella iniziano a finire misteriosamente nei guai, quando un intero condomino sembra essere posseduto da una strana entità, chi meglio di Dylan Dog, Indagatore dell'Incubo, può indagare sue questo mistero?

La finta morale di questa storia è veramente bassa e pessima. La creatura misteriosa che si impadronisce di tutti dopo le extension è pietosa. Uccide tutti nel salone di bellezza  per vendicarsi della loro vanità? Ma scherziamo? Basta che Dylan imponga la propria voce che uno spirito di donne vessate, torturate, uccise e rasate a zero venga spinto fuori dal corpo della posseduta e per caso bruciato? Addio.

Montanari & Grassani. Questo è il loro albo. L'albo che preparano per un anno. L'albo che gli da da mangiare. L'albo che fa dire al lettore: eccoli! Quando però, già dalla prima storia ti accorgi in quale disastro ti sei imbarcato non credi che possano essere davvero loro alle chine e pennelli. Per citare alcuni casi: 
- la lavatrice in cucina a pagina 9 è più grande di Dylan nonostante lui sia in primo piano e lei dietro di almeno un metro;
- il quadro sopra il letto di Dylan che cambia dimensione da scena a scena;- le prospettive casuali con le quali gli sfondi vengono realizzati;- gli ambienti completamente stravolti rispetto a quelli usali;- Craven Road che cambia larghezza a seconda della scena e della storia.Insomma un disastro.Per quanto riguarda le storie, oltre a ciò che ho già scritto prima. I tendo a non leggere il nome degli autori delle sceneggiature prima di aver finito il tutto, ma il tocco disastroso di Gualdoni si vede subito ed abbatte parecchio il morale dopo la buona storia di De Gregorio. Oltre tutto ci si mette anche il suo letterista ad aggiungerci il carico. Pagina 283, prima vignetta, i capelli parlano della ragazza che li ospita (?) e dicono: "Noi gli diamo la forza di vivere." E' una donna! Voi LE date non GLI date! Mannaggia! I ragazzini imparano a scivere ed a parlare con i fumetti!!! Metteteci impegno con l'italiano! Cara Diana Rocchi, sei pure donna chi meglio di te dovrebbe conoscere l'uso dei pronomi in questo caso?

Copertina di Stano in tema con l'albo. Precisa e soddisfacente, dedicata alla storia centrale, ma che svela un po' troppo il colpo di scena conclusivo.

Nota finale sull'idea di questo albo. Da semestrale diventerà quadrimestrale. A settembre inizia il Ciclo Recchioni su Dylan Dog. Per arrivarci il nuovo curatore ha pescato le migliori storie di Dylan Dog in cantiere e se le è giocate nell'ultimo anno. Dove pensate che finiranno le peggiori? Ricordando sempre che del maiale non si butta via niente? Ricordando anche che sceneggiatori e disegnatori sono già stati pagati per il loro lavoro e che, giustamente, la Bonelli pretende un rientro, seppur minimo, provate ad indovinare.

In ogni caso il prossimo sarà il mio ultimo Maxi. Ho già lo scatolone pronto dove metterli.

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