Maxioperazione contro la 'ndrangheta. Arrestati un giudice e un consigliere regionale

Creato il 30 novembre 2011 da Samalos

Franceso Morelli

REGGIO CALABRIAMaxi operazione contro la 'ndrangheta. Un’inchiesta condotta in sinergia dalla dda di Milano e di Reggio Calabria ha portato all’arresto di alcuni esponenti delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Tra le persone finite in manette anche un magistrato. Si tratta di Vincenzo Giglio, giudice del tribunale di Reggio Calabria e presidente di Corte d'Assise. E’ accusato di reato di corruzione, favoreggiamento, rivelazione del segreto d'ufficio con l'aggravante di aver agevolato le attività della 'ndrangheta. Secondo l'accusa Giglio - esponente della corrente di Magistratura Democratica - avrebbe favorito la criminalità organizzata in quanto presidente della sezione del Tribunale reggino che si occupa di misure di prevenzione.
I provvedimenti sono stati firmati dal gip Giuseppe Gennari. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini e dai Pm Paolo Storari e Alessandra Dolci. Riguarda in particolare la prosecuzione dell'indagine sul clan Valle-Lampada.
Tra gli arrestati Francesco Morelli (Pdl), consigliere regionale della Calabria. Secondo l'accusa rappresenterebbe l'anello di collegamento tra i clan e gli ambienti politici nazionali. 
Morelli è stato eletto nel Consiglio regionale della Calabria, nella circoscrizione di Cosenza, per il Pdl, con 13.671 preferenze. E' Presidente della II Commissione, che si occupa di "Bilancio, programmazione economica ed attività produttive". E' stato anche Presidente della Commissione speciale di vigilanza, vicepresidente della Commissione "Affari istituzionali e affari generali" e membro degli Istituti regionali ricerca e aggiornamenti educativi presso il Ministero della Pubblica Istruzione. "Fateci leggere le carte. Dateci la possibilità di leggere qualcosa. Ancora non abbiamo nessuna notizia" ha commentato il presidente della Regione Calabria.
In manette anche un avvocato di Palmi, Vincenzo Minasi, al quale è contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa ed intestazione fittizia di beni, e il maresciallo capo della Guardia di Finanza, Luigi Mongelli, accusato di corruzione. Sono inoltre in corso perquisizioni che riguardano Giancarlo Giusti, giudice in servizio presso il Tribunale di Palmi. 


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