All'epoca in cui la tv trasmetteva ancora dei film decenti e non eravamo tempestati - come oggi - da tonnellate di puntate di serial e fiction era possibile godere della presenza di validi attori confinati nelle riserve.
A dispetto di un nome da audiocassetta e di un cognome da sobborgo londinese, Maxwell Caulfield è uno degli attori più affascinanti e sottovalutati che il piccolo e il grande schermo abbiano avuto.
C'è stato un periodo anni addietro in cui non potevo aprire la tv senza vedermelo comparire nella "Signora in giallo" in "Nikita" e persino ne "La Tata" tanto è prolifico il suo curriculum vitae . E di solito il suo personaggio era sempre invischiato in qualche storia, per lo più sordida.
Ma Caulfield a teatro non trova solo una moglie. Incontra anche la fama in un modo tutto suo. Su un palco di New York recita completamente nudo per 40 minuti filati al fianco di Jessica Tendy. E il suo nome gira sulla bocca di tutti.
E' con Grease 2 (1982) che si lancia nel cinema, in sella ad una moto con la quale tenta di conquistare il cuore dell'acerba coprotagonista Michelle Pfeiffer lasciandosi dietro l'aria da ragazzo imbranato per indossare i panni e il casco di un motociclista misterioso che le appare nei momenti più insperati. Il moderno cavaliere a due ruote fa colpo anche sull'audience e subito si grida alla nascita di una nuova, promettente star.
Ciò nonostante, Caulfield mette radici a Hollywood e gira un film piuttosto controverso - I ragazzi della porta accanto (1985) - con un'altra stella pronta a divampare, Charlie Sheen, che gli fa da spalla nelle scorrerie vandaliche e notturne lungo la città di Los Angeles. La denuncia sociale dell'abbandono dei giovani a se stessi e la loro dedizione al bullismo colpisce nel segno e lascia un segno un po' maledetto anche sull'attore che da quel momento ricoprirà degnamente molti ruoli negativi in numerosi thriller.
Sarà infatti lui ad interpretare in Testimone di mezzanotte (1993) l'agente di polizia autore del pestaggio a Rodney King, fatto realmente accaduto che provocò negli anni '90 la rivolta losangelina dei neri contro i bianchi in seguito all'assoluzione del poliziotto.
In Set di morte (1993) prenderà il posto di un attore famoso dopo averne provocato la scomparsa compiendo una serie di omicidi durante la produzione di un film pur di ottenere la parte del protagonista.
Ne L'inquilino perfetto (2000) cercherà di vendicare la morte del padre prendendo in affitto una stanza presso la famiglia che ritiene responsabile dell'accaduto.
E' logico che - da patito di gialli - dopo aver visto causalmente tutte queste interpretazioni, quando seppi che recitava ne La Signora in giallo nell'episodio Un testimone chiamato cavallo non mi ci volle certo un grosso sforzo di immaginazione per capire perché facesse parte del cast! Di certo non per interpretare l'avvocato o il giudice! Una volta tanto, avrei potuto superare persino l'intuito di Jessica B. Fletcher sbalordendo gli altri sul finale!
Maxwell Caulfield porta ancora su di sé i segni di una bellezza robusta e maturata come il buon vino. Un belvedere che per il momento è destinato ad allietare solo l'Inghilterra dove va in onda la serie tv Emmerdale Farm, suo ultimo ingaggio televisivo che dubito vedremo anche in Italia. Pare però che gli abbiano fatto già la pelle, una volta tanto che era tranquillo e onesto. Trattasi di nemesi storica?
lo spin off di Dynasty,
dove diede il meglio di sé
appunto nel ruolo di Miles Colby.