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#Maya e fine del mondo: tutta la verità ( anche sul #terremoto )

Creato il 20 maggio 2012 da Alextog @sandratognarini

normal_Ancient Mayan Ruins, Chichen Itza, Mexico

Conoscendo bene il milieu culturale della civiltà Maya tengo a ribadire quanto segue, anche a beneficio di disattenti colleghi giornalisti che in queste ore spargono parole in libertà. Il 21 dicembre prossimo termina il calendario che i Maya avevano preparato, da civiltà evoluta quale erano, MOLTO in anticipo prevedendo la posizione dei pianeti e delle costellazioni. Punto. Come se, tra un migliaio di anni, una prossima civiltà trovasse in un decrepitissimo Commodore 64 una nota di calcolo che fissa come domenica uno dei giorni di dicembre del 3000 e qualcosa. Vi immaginate gli esseri (?) umani (?) del 3000 e qualcosa che fanno battute sulla fine del mondo predetta mille anni prima? No, vero? Loro prenderebbero la nota per quello che è: un semplice calcolo matematico.

Ecco… allora per favore non immaginatevi nemmeno che i Maya abbiano voluto prevedere terremoti, tsunami, alluvioni e meteoriti che cadono: erano persone serie e competenti. Molto più “professionali”, dati i mezzi a loro disposizione, della Margherita Hack che, sostanzialmente, è tutta la vita che rimugina su nozioni che i Maya conoscevano già centinaia di anni fa, annotandole opportunamente. Nozioni che, ovviamente, i frati domenicani al seguito delle truppe spagnole di occupazione dello Yucatan e del Guatemala fecero sparire. I Maya non conoscevano la ruota. Ma sapevano scrivere, ovviamente. Provate a cercare un qualunque libro sulle civiltà precolombiane pubblicato prima degli anni ’50. Vi dirà il contrario. Domandatevi perché. Margherita Hack è molto più influenzata dal millenario sistema cattolico della propaganda di quello che crede.

Ovviamente, se ne avete voglia, potete forwardare questa mia “notina” citandomi.

:-)

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