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MAZZ il migliore “Babbà” della città di Napoli

Creato il 13 marzo 2016 da Marianocervone @marianocervone

babà mazz

Napoli: mare, pizza e mandolino. Chi va in vacanza nel capoluogo partenopeo sa bene che sono questi i tre elementi che più di tutto caratterizzano la città, al pari della sua arte e della sua storia millenaria, che sin dagli antichi greci e romani, passando per gli Angioini e i Borbone, ne ha decretato l’ascesa e la caduta come capitale del Regno delle Due Sicilie. Scenari, sapori, suoni. Ma Napoli è anche, e forse soprattutto, il Babà, al punto che Marisa Laurito, gli tributò una canzone, Il babà è una cosa seria, sul palco del Festival di Sanremo nel 1989.

Di origine polacca, il babka ponczowa diventa baba con i cuochi francesi per poi diventare “babbà” con i pasticceri napoletani. Si tratta di un dolce da forno a pasta lievitata con lievito di birra, bagnato con del rum.

L’invenzione risalirebbe dunque al re polacco Stanislao Leszczyński, suocero di Luigi XV di Francia, il quale, essendo privo di denti, aveva problemi a mangiare dolci come il gugelhupf, che trovava troppo asciutto, ammorbidendolo con del vino ungherese, il Tokaj, e con dello sciroppo.

Il nome deriverebbe sarebbe dovuto alla somiglianza con le tipiche gonne a campana a pieghe delle signore anziane, babka. La tipica forma a fungo invece è dovuta al pasticciere francese Nicolas Stohrer.

Del tutto casuale l’aggiunta del liquore, secondo un’altra storia sulle origini, che vorrebbe che il re, di pessimo carattere, avesse scagliato il dolce contro una credenza rompendo una bottiglia di rum che lo avrebbe bagnato e, assaggiandolo, lo avesse trovato squisito. Oggi il babà è bagnato da sciroppo di zucchero, rum, o altri liquori come il limoncello, tipico liquore della tradizione napoletana.

Tra i posti per assaggiarlo nel capoluogo partenopeo, Mazz è senza dubbio il migliore, non solo, e non soltanto, per lo squisito gusto del babà, punta dell’iceberg di un’intera pasticceria di produzione propria, ma anche per l’affascinante atmosfera bohémien, in una perfetta sintesi tra locale dalle linee moderne e caffè letterario parigino. All’interno della sala infatti volumi della tradizione partenopea a disposizione di chi trascorre qualche ora nel cuore del centro storico della città, assaggiandone, e gustandone appieno il suo sapore.

Sito in Via Tribunali, 359, Mazz, dal napoletano, significa “culo” inteso come fortuna, è l’ideale per ritagliarsi, anche in vista delle vacanze pasquali, un momento di piacere o la pausa migliore in un giorno di vacanza nella città.

A photo posted by Mariano Cervone (@marianocervone) on Mar 3, 2016 at 1:52pm PST


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