È una struttura alta 24 metri con sensori, videocamere e fotocellule ed è stata installata dalla Stazione Zoologica Dohrn nella baia di Mergellina, all’altezza della Villa comunale, nell’ambito del progetto europeo Emso.
Come riferisce Repubblica.it, si tratta di un dispositivo in grado di scattare foto, girare video, prelevare campioni dal mare e inviare ogni giorno migliaia di informazioni in tempo reale all’istituto di ricerca. Informa sulla temperatura dell’acqua, della salinità, della presenza di derivati di petrolio nell’acqua e di microalghe tossiche.
Le “Meda”, così si chiamano, dovranno intercettare le fonti d’inquinamento e monitorare i cambiamenti climatici. Un’altra torre uguale si trova invece poco dopo il pontile di Bagnoli.
Lì accanto a breve sarà installato, per la prima volta nel Mediterraneo, un sistema capace di leggere automaticamente batteri e microalghe tossiche per gli uomini e per gli organismi marini. Questo sistema denominato “Citofluorimetro”, servirà ad analizzare e riconoscere microrganismi più piccoli di due millesimi di millimetro.
“Questo sistema fornisce un quadro reale della qualità delle acque della baia di Mergellina – spiega il direttore della Dohrn, Vincenzo Saggiomo – E’ in grado di eseguire più letture nella stessa giornata e monitorare diverse masse d’acqua. In futuro si punterà sempre di più sugli osservatori permanenti: sono gli unici efficaci. Di norma invece le analisi ufficiali vengono effettuate ogni quindici giorni, in un solo punto e in un solo momento della giornata“.
“In questo modo si possono individuare le fonti di inquinamento ed eliminarle – prosegue il direttore –Intendiamo installare un’altra struttura a Napoli Est, che è una zona a forte impatto antropico. Lì c’è il problema del Sarno, dell’assenza di depurazione e manca una rete fognaria adeguata“.
La Meda, dotata di 4 telecamere, ha inviato già alcune prime immagini mozzafiato scattate nella baia, che mostrano il panorama in diversi momenti della giornata.