Utili e ricavi in calo per Mediaset che chiude il I semestre 2012 in flessione rispetto a un anno fa ma si attesta sostanzialmente in linea con le previsioni degli analisti. L’utile netto consolidato cala del 73,5% a 43,1 milioni su ricavi in calo dell’11,21% a 1,999 miliardi. L’ebit scende a 146,4 milioni (-57%). L’indebitamento scende sotto la soglia di 1,7 miliardi a 1,696 miliardi. La raccolta pubblicitaria in Italia è scesa dell’11,9%, mentre i ricavi Premium tengono a 260,1 milioni (263,9 un anno fa). La società ribadisce la previsione di un utile netto consolidato 2012
inferiore a quello registrato nel 2011
Sul fronte dei ricavi, sottolinea Cologno Monzese,
è poco probabile ipotizzare una crescita rispetto al 2011
Fine effetto governo? Decisamente sì.
No comment sul piano di taglio dei costi passato da 250 a 400 milioni in un triennio. Alla domanda sulla revisione del programma di risparmi, come emerso dal tavolo con i sindacati a metà luglio, il direttore finanziario di Mediaset, Marco Giordani ha evitato di fornire indicazioni puntuali sui nuovi target ma non ha smentito l’ulteriore giro di vite ai costi:
Abbiamo avuto un incontro con le rappresentanze sindacali. Ma non commentiamo cifre non ufficiali. Non è un’indicazione della società alla comunità finanziaria: quella è 250 milioni
in tre anni. E i 400 milioni?
Dipende dalla base che si considera.
Vista la qualità dei prodotti e il nullo rinnovamento, non c’è Celentano che tenga, i guai si fanno intravedere. Ma non c’è da gioire, perché Sky avanza, ed è solo il meno peggio. Lasciamo stare La7, rete in vendita, insomma, continuiamo a cambiare canale, che è meglio.
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