Medicina Ayurvedica e benessere naturale

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ARTICOLO DI: Silvana Rea

Nato e sviluppato in India circa 4000 anni fa, il rimedio naturale della medicina Ayurvedica è orientato alla cura ed al benessere del corpo attraverso l’uso di prodotti ayurvedici insieme a dieta, esercizio fisico, massaggi e stile di vita. Uno dei più antichi sistemi sanitari documentati.

I prodotti ayurvedici sono preparati seguendo le antiche ricette della tradizione con lo scopo di permettere il bilanciamento dei principi energetici, ottenere un potere digestivo migliore e mantenere puliti i canali di comunicazione.

Le piante medicinali rappresentano uno dei prodotti ayurvedici più importanti. L’integrità della pianta è alla base di questi prodotti ayurvedici infatti la coltivazione è di tipo biologica e la raccolta viene fatta manualmente. Inoltre al fine di ottenere prodotti ayurvedici privi di sostanze tossiche, ogni pianta viene sottoposta ad una speciale fase di purificazione. Pertanto questo tipo di prodotti ayurvedici sono garantiti essere privi di inquinanti, sostanze tossiche, metalli pesanti e pesticidi.

La categoria dei Rasayana raccoglie prodotti ayurvedici molto importanti. Si tratta infatti di preparati che, nella moderna letteratura scientifica, vengono chiamati antiossidanti, e sono in grado di mantenere in equilibrio il sistema immunitario riducendo la quantità dei radicali liberi presenti nel nostro organismo.

L’OMG (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto formalmente l’Ayurveda come un completo sistema sanitario di medicina naturale. Ed ormai è considerata una vera e propria pratica consolidata, e non è più così difficile reperire informazioni sulla Medicina Ayurvedica.

In sanscrito (la lingua equivalente al latino in India) la parola Ayurveda significa letteralmente scienza della vita (Ayur = vita, Veda = scienza).

La filosofia ayurvedica insegna come l’intero universo sia formato da 5 elementi: fuoco, aria, acqua, terra e spazio. L’aria rappresenta tutto ciò che è gassoso, la terra rappresenta la materia solida, tutti i liquidi sono rappresentati dall’ acqua, mentre il fuoco rappresenta tutto ciò che può trasformarsi.

Nei nostri corpi, come in natura, coesistono questi 5 elementi in un modo molto armonioso dove nessun elemento domina un altro in modo perenne. Affinché detta armonia possa esistere, ci deve essere una forza in grado di gestire le relazioni tra gli elementi della natura. Per esempio nei rapporti di coppia, le forze che li guidano sono chiamate Dosha. Questi rapporti sono regolati da tre “forze” o “energie”, note appunto come Dosha e rappresentano l’”energia sottile”, che unisce e bilancia le caratteristiche dei due elementi che influenza.

Spesso questa forza deve combinare e bilanciare le forze apparentemente contrarie come Fuoco e Acqua, sotto Pitta. Vata gestisce il rapporto tra aria e spazio, mentre Kapha porta l’acqua e la terra insieme. Oltre ai nostri corpi, tutto intorno a noi possiede questi Dosha; piante, animali, frutta, verdura possono essere classificati utilizzando lo stesso principio.

Nei nostri corpi, Vata è la forza che sta dietro al movimento; quindi tutto ciò che si muove o contribuisce a creare movimento è sotto la responsabilità di Vata.
Pitta è responsabile della digestione e del metabolismo; a partire proprio dal cibo che mangiamo, e che trasformiamo nella forma più elementare per consentirne l’assorbimento da parte del corpo come nutrienti.

Kapha è responsabile per i fluidi che agiscono sulla lubrificazione per il movimento, e come un collante che aiuta a tenere insieme le cose.
Ogni individuo ha bisogno di tutti i tre Dosha per esistere, dal momento che ognuno di essi gioca un ruolo fondamentale nel corpo e nella mente.

In realtà ognuno di noi, normalmente mostra più caratteristiche dei Dosha. La combinazione unica di Dosha definisce il tipo di corpo unico della persona (o Dosha). Le combinazioni possono essere Vata/Pitta, Vata/Kapha e Pitta/Kapha per un totale di 6 diverse possibilità.

La maggior parte delle persone presenta una combinazione di 2 Dosha ma è possibile, anche se raro, averli tutti e tre in proporzioni uguali o anche di averne soltanto uno. Questa combinazione di Dosha è chiamata Prakruti, essa è già determinata alla nascita e rimane costante, in generale tutta la vita.

Quando sono nel loro stato naturale di equilibrio, i nostri Dosha forniscono la resistenza di cui il nostro corpo ha bisogno per prevenire le condizioni in grado di permettere l’insorgere di una malattia. Quando si è fuori equilibrio, la perdita della omeostasi del corpo modifica le condizioni di salute permettendo lo sviluppo di malanni.
Dosha, il nostro corpo e la malattia

Quando la proporzione naturale, o l’equilibrio dei nostri Dosha viene spezzato, può verificarsi la malattia. I nostri Dosha possono andare fuori equilibrio a causa di accumulo di tossine, stress, dieta scorretta, cattive abitudini e anche per le condizioni atmosferiche. La filosofia della Medicina Ayurvedica consiglia la moderazione, piuttosto che la negazione.

Possiamo essere sani praticando la moderazione nei regni del nostro tipo di corpo. La negazione può essere altrettanto malsana come l’indulgenza.
I nostri Dosha predominanti determineranno gli squilibri che siamo inclini ad avere. Il predominio di Vata quando sbilanciato, creerà problemi alla circolazione o negli organi che ci aiutano nei movimenti.

Squilibri di Pitta porteranno a perturbazioni del metabolismo, al sistema digestivo ed anche a malattie infiammatorie. Squilibri di Kapha portano a obesità e patologie correlate; ritenzioni di liquidi, polmonite, ecc.

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