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Medio Oriente: incendiata la Tomba di Giuseppe a Nablus

Creato il 16 ottobre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nel “Venerdì della collera”, indetto da Hamas per esortare la gente a manifestare e a creare disordini, centinaia di palestinesi hanno dato fuoco nella notte a parti del complesso della Tomba di Giuseppe a Nablus, in Cisgiordania.

Centinaia di palestinesi hanno dato fuoco nella notte alla Tomba di Giuseppe, venerata dagli ebrei a Nablus, nel Nord della Cisgiordania. Lo ha riferito l’esercito israeliano, aggiungendo che le forze di polizia dell’Autorità nazionale palestinese sono intervenute per disperdere la folla e hanno ripreso il controllo del sito, con l’aiuto delle squadre di pompieri che hanno spento le fiamme. L’assalto, iniziato con il lancio di bottiglie molotov, è durato per ore e il fuoco ha causato ingenti danni alla sezione per le donne del luogo di culto. Questo è il primo episodio di violenza del “Giorno della rabbia“, proclamato da Hamas in occasione dell’odierno venerdì di preghiera, esortando tutti i palestinesi a lanciare attacchi contro gli israeliani a Gerusalemme e in Cisgiordania. Il portavoce dell’esercito israeliano Peter Lerner ha dichiarato:

Incendio della Tomba di Giuseppe a Nablus - da www.repubblica.it

Incendio della Tomba di Giuseppe a Nablus – da www.repubblica.it

“L’incendio e la profanazione della Tomba di Giuseppe sono una flagrante violazione e una contraddizione del valore fondamentale della libertà di culto. Le forze di difesa israeliane prenderanno tutte le misure per portare gli autori di questo atto spregevole di fronte alla giustizia, per riportare il sito alla sua condizione precedente e per garantire che la libertà religiosa venga ripristinata”.

Anche il ministro Uri Ariel, del Partito nazionalista focolare ebraico, ha commentato la vicenda:

“Gli stessi palestinesi, mentre mentono sfrontatamente quando denunciano un asserito cambiamento da parte nostra dello status quo del Monte del Tempio, a loro volta profanano e bruciano un luogo sacro all’ebraismo”.

Per gli ebrei, la Tomba contiene le spoglie del patriarca Giuseppe, uno dei dodici figli di Giacobbe, divenuto influente consigliere del faraone d’Egitto. Ma questo sito è luogo di culto anche per musulmani, cristiani e samaritani ed è sotto il controllo dell’Autorità nazionale palestinese. Secondo gli accordi di Oslo del 1993 sull’autonomia palestinese, il sito doveva restare sotto controllo israeliano. Nell’ottobre del 2000 però, Tsahal l’ha lasciato, poco dopo l’inizio della seconda Intifada. Parzialmente distrutta dai palestinesi, la tomba è stata restaurata e trasformata in moschea. Dal 2007, grazie a un accordo di cooperazione sulla sicurezza con l’Autorità palestinese, l’esercito israeliano autorizza dei pellegrinaggi notturni una volta al mese.

S.C.

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