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Meditazione e Neuroscienze: Il pensiero involontario...

Da Genna78
Meditazione e Neuroscienze: Il pensiero involontario...
Secondo i miei esimi colleghi il "delirio" è una
forma di discorso senza senso che indica, in un
modo o nell'altro, una sorta di disorganizzazione
del pensiero. Oggi, voglio proprio proporti una
cosa del genere ;) ma tranquillo, se è la prima
volta che vieni su Psinel devi sapere che ogni
delirio porta ad una "piccola illuminazione"
quella di oggi lega insieme, meditazione,
ipnosi e neuroscienze...
Sei riuscito ad ascoltarlo? Sono riuscito a darti
quel "punto di vista generale"? Ok, non ti ho
parlato di un argomento semplice, si tratta di
avere ben presenti alcune cose... prima fra
tutte, che cosa significa "presenza" e cosa
significa "meditare". Trovi tutto in questa
serie di post e podcast dedicati a questi
argomenti.
Altro aspetto da chiarire è l'uso delle memorie
implicite da parte di Milton Erickson. Come
forse saprai Erickson è riconosciuto a livello
mondiale come il padre della moderna terapia
ipnotica, e in praticamente ogni suo utilizzo,
Erickson era solito mettere in mezzo un qualche
apprendimento del passato. Ma non "qualsiasi
apprendimento" ma quelli che oggi chiamiamo
"procedurali" e che diventano automatici.
Guidare, camminare, mangiare...e potrei andare
avanti all'infinito (anche il capire queste parole
che leggi è un apprendimento procedurale;)) sono
tutte cose che hai appreso in modo più o meno
rapido, nel corso della tua vita. Ed anche se
magari non ti ricordi come hai fatto, se è stato
facile o difficile, di certo sei perfettamente
in grado di metterli in atto. Secondo Erickson
e in particolare secondo chi lo ha studiato...
...questi apprendimenti si trovano in una sorta di
grande "magazzino interiore" in cui conserviamo
le nostre risorse personali. Sembra facile infatti
immaginare che, ad esempio, un trauma sia in grado
di farci perdere la capacità di guidare...cioè
spesso i traumi ci rendono incapaci di usare
quelle risorse a cui, solitamente, riusciamo a
fare appello senza pensarci sopra.
Come ti raccontavo nel podcast, tutto è nato da uno
studio condotto a in Canada Montreal Arlette Kolta
in cui si è scoperto che, tutte le azioni involontarie
vengono controllate NON dai neuroni, cioè delle
cellule cerebrali a cui si attribuisce il nostro pensiero,
ma dalle cellule Gliali e nello specifico negli astrociti.
Cellule che fino a qualche anno fa, si pensava
servissero solo a nutrire e a supportare il
funzionamento dei neuroni.
I ricercatori hanno proprio usato, come esempi, tre
cose che facciamo tutti i giorni: camminare, mangiare
e respirare. Ed è proprio questa tripletta che ha
attirato la mia attenzione ed ha fatto nascere questo
delirio ;) Perché (come ti racconto nel podcast) si
tratta di 3 azioni su cui si medita da secoli. Da
millenni esiste la meditazione sul respiro, quella
camminata e forse, anche quella del cibo (ma non
ne sono certo).
Ok, qualcuno potrebbe pensare che in realtà tutto può 
diventare una meditazione, anche leggere queste
parole o ascoltare il mio podcast...ed avrebbe ragione.
Tuttavia è innegabile che la meditazione si concentri
proprio su quelle azioni procedurali, le stesse che
indicava Erickson...cosa che avevo già notato e di
cui avevamo già discusso. La cosa affascinante è
pensare che esita una "strettura apposita" che se
ne occupa.
Lo so che può sembrare sterile cercare l'esistenza di
una struttura neuroanatomica, però da un punto di
vista scientifico e di avanzamento della ricerca di
una vera crescita personale non lo è affatto. Ti faccio
un esempio: pensa ai famosi neuroni specchio. Di
certo filosofi e scienziati di tutti i tempi si sono resi
conto che esistevano dei meccanismi imitativi nello
essere umano (e non solo, pensa a Lorenz)...
...molti erano già arrivati a pensare ad alcune delle
funzioni più eccezionali di questi neurologi (pensa
alle congetture fenomenologiche sull'intenzionalità
degli oggetti). Tuttavia, da quando si è trovata una
collocazione anatomica (cioè si sa che esiste davvero)
pochi si sono messi a studiare seriamente questo tipo
di meccanismi imitativi.
Ma non solo, sapere che esiste qualcosa che accomuna, 
meditazione, ipnosi e crescita personale è utile di per se...
...ci fa rendere conto che, quando ci sediamo per fare
un qualsiasi esercizio non ci stiamo, "prendendo da
soli per il naso" ma stiamo realmente attivando risorse,
accedendo a circuiti neuronali specifici ecc. Pensa che
uno dei modi migliori per motivare qualcuno a meditare
non è mostrargli quanto si sta bene ma...
...raccontargli come esistano studi scientifici che hanno
dimostrato come si modifica realmente il nostro
cervello dopo qualche tempo di mediazione. Si
perché esistono davvero questi studi, e gli effetti sono,
per così dire "auto-evidenti". C'è poco da fare, come
esseri umani abbiamo costantemente il bisogno di un
qualche "riferimento esterno" per convincerci che
qualcosa ci farà bene o meno.
Per questo ho deciso di condividere con te questo
delirio, non solo per darti un punto di vista più
unitario di cose a cui psinel si dedica da anni,
ma anche per mostrare l'esistenza di qualcosa
che ci "mette sotto agli occhi" che si tratta
di circuiti diversi. E visto che da tempo si
parla di conoscenza "non concettuale"...
...è affascinante pensare che esista, come una sorta
di "nuovo cervello" o meglio "nuovo circuito cerebrale"
che possa spiegare la "non concettualità" che si vive
e che si prova durante la meditazione...ed anche
durante la psicoterapia ipnotica. Ok mi fermo qui
e ti prometto che svilupperò questo delirio ma
solo con il tuo aiuto:
Fammi sapere cosa ne pensi lasciando un tuo mi
piace e la tua opinione fra i commenti. Possiamo
far nascere una interessante discussione che,
magari, porterà sempre più ricercatori ad
occuparsi di questi temi.
A presto
Genna
Ps. Chiedo venia a tutti quei bravi ricercatori e veri
esperti di neuroscienze se ho utilizzato termini
impropri e riduttivi. In caso ciò ti abbia urtato
personalmente, lascia un commento e facci
sapere "la tua" ;-)


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