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Meditazione: presenza e vigilanza sono la stessa cosa?

Da Genna78
Meditazione: presenza e vigilanza sono la stessa cosa?
Conosci la differenza fra "vigilanza e presenza"?
Da tempo ti parlo dei benefici del coltivare la
"presenza" intesa come il risultato di un lungo
esercizio che da secoli chiamiamo meditazione.
La presenza non è necessariamente legata alla
meditazione, puoi essere presente anche in altri
contesti. Oggi scoprirai questa importante
differenza che migliorerà sia le tue pratiche
di meditazione e sia il tuo "essere vigile"...
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Sei riuscito ad ascoltarlo? Sei riuscito a provare
un pizzico di presenza, ascoltandolo? Nel caso
tu non sia ancora riuscito ad ascoltare l'audio
sappi che la differenza fra "essere vigili" ed
essere "presenti"... implica il corpo, sentire il
tuo corpo...essere presente nel tuo corpo. Lo
so può apparire banale ad un primo sguardo
ma...
...se prendessimo la descrizione moderna della
meditazione (la pratica migliore che porta alla
presenza) verrebbe facile da dire che meditare
è uguale a "allenare l'attenzione". Per cui che
differenza ci sarebbe fra lo stare attenti mentre
sei "sul lavoro" rispetto a quando mediti? Beh
da questo punto di vista non ci sarebbe alcuna
differenza.
Prendiamo in esame l'allenamento dell'attenzione
che ci viene proposto nella meditazione. Allora
ti devi concentrare su qualcosa che sia nel tempo
presente (come il tuo respiro) osservarlo con
intenzione (volontariamente) e cercare (per
quanto possibile) di non giudicare. O meglio di
notare i giudizi e lasciarli andare. Ma la cosa
non finisce qui, perché il vero allenamento...
...inizia quando "perdi quel centro di attenzione"
e soprattutto te ne rendi conto e ci torni sopra.
L'esercizio principe è questo: concentrarsi sul
presente, accorgerti di quando ti distrai, e tornare
gentilmente al tuo punto di attenzione. Sembra
dunque qualcosa di molto semplice, ma se ci
hai già provato sai che non è così.
Infatti, quando perdiamo il focus e ce ne rendiamo
conto, tendiamo a giudicarci pesantemente e a
perdere di vista lo scopo principale. Quello di
stare nel presente senza giudicare... ma a quanto
pare c'è "presente e presente"! Concentrarsi sulle
parole che leggi in questo momento è di per se
un atto meditativo... ma non completo. Affinché
sia completo devi anche avere un focus sul
tuo corpo.
Si hai capito bene! "Ma Genna che cosa c'entra il
corpo con la mia attenzione? non è che in realtà
mi distraggo se porto attenzione al corpo". Si se
lo fai in modo estremamente focalizzato e da
neofita, ma se mediti per un po' di tempo quella
connessione con il tuo corpo emerge da sola.
Non hai bisogno di pensare alla presenza, se
non agli inizi e tutta la differenza sta in
questa...
...sottile connessione con il corpo. Così come
i moderni studi cognitivi ci mostrano che il
nostro pensiero è emboided, cioè incastonato
nel nostro corpo (come ti ho dimostrato più
volte in post passati) anche la presenza è per
così dire, emboided... inscritta nel corpo. Lo
scopo di questo podcast non è solo farti
notare questa differenza...
...ma è puntare ancora più in alto. Cioè iniziare
a notare quando sei naturalmente presente nel
tuo corpo. Questa sensazione è qualcosa che
puoi ricercare volontariamente, ma è anche
qualcosa che può accadere spontaneamente.
La sola pratica della presenza è già di per se
una delle metodiche più efficaci in assoluto
di crescita personale.
Magari tu arrivi da tecniche moderne come la
PNL e magari stai pensando "si si tutte cazzate".
Ti invito a non credermi e a sperimentare sulla
tua pelle, semplicemente mettendo in pratica
ciò che in questi anni ho cercato di trasmetterti
attraverso psinel. Ci sono decine di tecniche
di presenza che puoi iniziare ad inserire nella
tua quotidianità.
Ti assicuro che portare presenza (che ti ricordo
è soprattutto corporea) in ciò che fai, ti aiuta in
ogni tua azione. Lo so, ti ho già detto tante
volte la differenza fra "il controllarsi" e l'essere
presenti, ma è necessario ripetere questo tipo
di concetti. Altrimenti uno inizia a pensare che
essere presenti significhi riuscire a controllare
ciò che gli succede "nel corpo". No no :)
Essere presenti significa essere "nel presente"
e a contatto con te stesso, più che con i tuoi
pensieri e le tue emozioni. Essere presenti non
è neanche riuscire a notare ogni pensiero che
ci passa per la mente... alcuni passano del
tutto indisturbati, e fa lo stesso. L'importante
è evitare di giudicarsi duramente se ci si
rende conto che è accaduto così.
Meditare non è neanche inseguire i pensieri
perché qualcuno ci ha detto che è necessario
"notarli tutti". Essere presenti, significa solo
essere nel presente, in modo non giudicante
e volontario... essere presenti fisicamente e
mentalmente. Con ogni parte di te stesso e,
in modo particolare, con il tuo corpo e con
la vita che ci scorre dentro!
Adesso, mentre leggi queste parole, riesci a
percepire il tuo corpo? Riesci a sentire la vita
che scorre? Lo so che sembra strano dirlo ma
se ci pensi bene, puoi riuscire a sentire che
sei vivo. E questa non è una sensazione usuale,
la diamo completamente per scontata, ed
invece ti assicuro che "badarla un po' di più"
ha effetti straordinari...
...parafrasando una vecchia pubblicità:
"praticare per credere" ;-)
A presto
Genna
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"meditazione moderna"...aspetto un tuo
feedback ;)


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