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Mega polo logistico, il no dell’opposizione. Borghini (Lista per Agnadello): “Manca una delibera, nessun atto ufficiale. L’amministrazione provinciale ha fermato un progetto dannoso”. Su Agnadello già l’ombra della ‘ndrangheta e il contatto con Perego,...

Creato il 18 luglio 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Polo logistico commerciale ad Agnadello, proprio a due passi dal Parco del Tormo, al quale sono stati dedicati progetti ambientali specifici?

Il consigliere comunale d’opposizione Danilo Borghini (Lista per Agnadello) ricorda che “il sindaco Marco Belli (sostenuto da Pdl e Lega, ndr) aveva promesso in campagna elettorale ‘cemento zero’, poi invece si è iniziato a parlare di un insediamento logistico eccessivamente grande, per il quale intanto non c’è nemmeno un incarico né una delibera, e neppure esiste la viabilità adatta. Già c’è l’ex Tnt, che è più che sufficiente”. Ci sono stati incontri, colloqui non ufficiali tra il proprietario dell’eventuale nuovo insediamento – Manzoni – e l’amministrazione. “Abbiamo sentito – continua Borghini – che l’amministrazione provinciale ha dato informalmente un parere contrario”.

Probabilmente l’assessore Giovanni Leoni (Pdl) e/o un dirigente del suo assessore ha stoppato una possibile variante al Pgt di Agnadello che avrebbe avuto un impatto ambientale pesante e assai discutibile, come sostenuto sia dall’opposizione di Agnadello che, pochi giorni fa, da Giacomo Melini (Sel), in questo post.

Già in un altro caso l’assessore provinciale Giovanni Leoni aveva fermato un insediamento assai contestato dai cittadini: si trattava di un’azienda chimica che voleva insediarsi su terreno agricolo pregiato a Casalmorano. No da Leoni al Comune del Soresinese retto dal centrosinistra e no al centrodestra che governa Agnadello. Eppure Leoni sembra sottovalutato in amministrazione provinciale.

Comunque il Comune di Agnadello ha considerato la possibilità e ha chiesto in Provincia. Si sarebbe trattato di “uno stabilimento – continua Borghini – dalla cubatura coperta di 45mila mc, cioè delle dimensioni di quattro volte l’ex Tnt, 180mila mc in tutto. Il gettito fiscale a favore del Comune sarebbe stato consistente, capisco, ma non si può certo dire di sì per questo. Comunque sono solo voci, non vediamo alcun atto, nessuna delibera. E c’è un no da parte della Provincia”.

Quindi il Parco del Tormo resterà tranquillo, si spera.

In proposito l’on. Torazzi, consigliere comunale della Lega Nord a Crema, ha spiegato che  ”non è giustificato un progetto che prevede un consumo di suolo così consistente, a meno che non si tratti di salvare una ditta con molti posti di lavoro”.

Su Agnadello purtroppo si sono mossi personaggi inquietanti. L’imprenditore Perego, già coinvolto in operazioni oscurate dall’ombra della ‘ndrangheta, era stato intercettato proprio al telefono con il sindaco di Agnadello Marco Bello, e aveva proposto un incontro al primo cittadino “non in Comune, ma fuori”. Il che non convince proprio. L’idea di Perego era quella di ottenere il permesso di creare una cava ad Agnadello: ghiaia e sabbia che poteva servire per opere stradali vicine, come il raddoppio della Paullese, per la quale aveva vinto la gara. Perego era in contatto anche con Massimo Ponzoni, e si era parlato di una cena con Guido Podestà, allo scopo di sostenerne la campagna elettorale. Vicende del 2010.

Agnadello non ha certo fortuna. Il sindaco Marco Belli dovrà presentarsi alla seconda udienza del processo sulla gara di raffrescamento della scuola. Le accuse sono rilevanti: peculato e turbativa d’asta le maggiori, oltre ad accuse minori. I lavori alla scuola primaria erano costati 147mila euro e non era mancato un contributo regionale. L’udienza preliminare si è tenuta al tribunale di Crema a Marzo. Il segretario comunale di allora, Anselmo Cicco, ha già patteggiato la pena: un anno e quattro mesi. Tra gli imputati anche l’assessore in carica Luigi Uberti, e i tre professionisti che hanno partecipato alla gara.

Il problema è che il sindaco non è passato per l’ufficio tecnico. Un esposto dell’opposizione di Agnadello ha fermato una strana procedura, che avrebbe fatto partecipare ai lavori il progettista Sonzogni.

Il sindaco Marco Belli si è dichiarato più volte sereno e tranquillo, perché secondo lui la Guardia di Finanza, che ha condotto l’indagine, non avrebbe tenuto conto del regolamento comunale, che prevede il cottimo fiduciario. “Ho applicato il regolamento, cosa che nessuno considera” ha sempre dello Belli, riferendosi anche al fatto che Prefetto e Autorità di vigilanza non avevano detto una parola e che l’opera già era stata realizzata, col contributo regionale. Il patteggiamento di Cicco tuttavia fa pensare.

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