Per usare una metafora “modaiola”, gli amici del buon tempo sono come i must di stagione: quando li compri ti sembrano l’acquisto della vita, ti chiedi come hai fatto a vivere senza e ti piacciono così tanto che li indosseresti tutti i giorni. Li usi così tanto che alla fine ti vengono a nausea e cominci ad indossarli sempre meno, finché non passano definitivamente di moda e finiscono negli angoli più remoti del tuo armadio.
L’unica differenza tra un capo alla moda e un amico del buon tempo è che un paio di zoccoli di legno anni ’70 puoi sempre sperare che torni di moda (alla peggio li indosserai ad una festa a tema), invece le persone quando passano puoi star certo che non torneranno mai più in voga.
Gli amici del buon tempo finiscono nei reciproci dimenticatoi e si trasformano in quei numeri in rubrica che non chiamerai mai più, quelle persone che incontri solo per caso e con cui non sai mai di cosa parlare; quei silenzi imbarazzanti che ti costringono ad appellarti ad un fantomatico appuntamento per sfuggire all'insostenibile peso della situazione.
Ho cambiato 3 volte città, ogni volta ho salutato i vecchi amici e sono partita da zero nella ricerca di nuovi. Certo, 3 volte sono poche per definirmi una giramondo, ma sono sufficienti per ritenermi discretamente esperta sull’argomento amicizia.
Nel mio girovagare ho avuto modo di intessere relazioni con molti amici del buon tempo; un mio grande limite, però, sta nel non essere capace, nonostante l’esperienza, di riconoscerli a prima vista.
La fine di un’amicizia del buon tempo mi rattrista sempre, mi colpevolizzo perchè non sono riuscita a far evolvere la relazione in un’amicizia vera, ma poi mi basta pensare agli “amici per sempre” per capire che non ne vale la pena.
Mi sono trasferita da pochi mesi a Valencia e il pensiero di essere dimenticata dai miei amici di Milano mi uccideva, poi è bastata una settimana di vacanza per capire che nonostante i 1.300 km di distanza ci sono persone con cui tutto è ancora come prima.
Sarà anche vero che, come sostengono alcuni, l’amicizia si vive nella quotidianità, ma la quotidianità è fatta anche e soprattutto di momenti inutili e non sono certo quelli che ci ricorderemo. Dei miei amici ricordo i momenti per noi più importanti, divertenti, noiosi o tristi che siano; degli amici del buon tempo, invece, mi resta solo l’amaro in bocca che cancella tutti i bei ricordi.