Per un’Azienda come l’Ast, ritrovarsi in organico un “Re”, piuttosto che un “Presidente”, può rivelarsi un grosso affare…. Il 27 Dicembre scorso, ad esempio, memore della norma non scritta secondo la quale non può esservi “contenzioso” ma “accordo” fra un’Azienda partecipata della Regione e la stessa Amministrazione Regionale (Socio Unico della Società, nella fattispecie) nel caso di contrasto interpretativo tecno-economico. Il Prof. Dario Lo Bosco, non
alla guida degli Organi Amministrativi dell’Azienda (politicamente distanti
dalla nuova Amministrazione Crocetta) ma personalmente, ha trattato alcune
pendenze amministrative con i vertici del settore che, di fronte all’autorevolezza e all’esperienza personale messa in campo dal Presidente del CdA di Ast spa, si sono convinti della bontà delle argomentazioni e hanno “ceduto” impegnandosi ad appostare nel bilancio regionale somme a favore dell’Ast in misura tale da sollevare la stessa dal rischio default…
Si tratterebbe di una cifra (circa 17 milioni) che, pur non risolvendo per intero i problemi dell’Azienda, la metterebbero sicuramente nelle condizioni ideali per una sempre possibile ripresa e sulla piattaforma di lancio di un’auspicata ripresa nonché di una normalizzazione dei servizi da sempre resi alle popolazioni siciliane….
E’ auspicabile, infatti che, cercando di non ricadere negli errori del passato e di una gestione un tantino allegra e/o superficiale, e limitando al massimo i tentativi (fra l’altro miseramente falliti) di “grandeur”, la Società possa tranquillamente riassumere gli ultimi sfortunati diciannove interinali, riequilibrare le buste paghe falcidiate al resto del personale, pagare i propri fornitori, elargire gli emolumenti arretrati ai lavoratori e non avere problemi riguardo a nafta, assicurazioni, obblighi di legge….
Attendiamo, però, di conoscere le reali intenzioni dell’Amministrazione Crocetta nei confronti dell’Azienda se, cioè, il rivoluzionario Governatore intende salvare e rilanciare la Società o se, piuttosto (Dio non voglia…) assecondare le mire di
qualcuno che intenderebbe smembrare, impossessandosene, l’Azienda con l’avallo di qualcun’ altro che “rema contro” (dall’interno della Società) per motivi personali che in un recente passato stavano per essere accolti dal vecchio Governo Lombardo e che, per fortuna, non hanno trovato (almeno finora) pratica realizzazione….
Speriamo, dunque, che il 2013 non rinnovi le difficoltà incontrate nel corso dell’anno appena trascorso, che i lavoratori ritrovino la propria serenità e che la vigilanza degli stessi non venga mai meno….