Arriviamo a Melbourne dopo circa 7 ore di volo dalla calda Singapore: abbiamo viaggiato di notte e arriviamo in Australia ancora più frastornati rispetto alla prima tratta del viaggio, di mattina presto. Prima di scendere dall’aereo realizzo che ho indossato pratici vestiti estivi per viaggiare e che da quella parte dell’Australia invece siamo in pieno inverno. Faccio ancora difficoltà a credere che in Australia esista un vero e proprio inverno: io l’ho sempre immaginata tutta sole-spiagge-surf, che sicuramente – penso – non sarà mica un inverno freddo, nonostante le temperature medie della guida mi dicano diversamente.
L’inverno a Melbourne, invece, esiste: il vento gelido ti prende a schiaffi senza pietà e ti congela le ossa. E’ l’inverno dei cappotti, sciarpe e guanti appropriatamente indossati dalle gente intorno a noi, mentre siamo in giro in pantaloncini nell’attesa che ci vengano consegnate le chiavi della stanza. “Potreste approfittare di queste due ore per farvi un giro in città” ci consiglia il ragazzo alla reception col sorriso di chi ti ha fatto la proposta più allentante che potesse venirgli in mente. Riusciamo a sopravvivere per strada a malapena mezz’ora. Grazie a Dio esistano le librerie con due piani di libri da sfogliare.
Una doccia calda, qualche ora di sonno e 4 maglie sotto la giacca mi rimettono in sesto: sono pronta per conquistare la città.
La Royal Arcade, ultimata nel 1870, è la galleria commerciale più anticata di Melbourne.Souvenir improbabiliQueen Victoria MarketDettaglio della scritta Melbourne al Queen Victoria Market Il Royal Exhibition Building venne completato nel 1880 in previsione della Melbourne International Exhibition e ospitò qualche anno più tardi la prima seduta del Parlamento australiano. Tutt’oggi viene utilizzato per eventi ed esposizioni, anche se non rappresenta più l’edificio più grande del suo genere in città.
A Melbourne il sabato si sposano tutti e tutti gli sposi si fanno fotografare sotto al portico del Parlamento.. ma non solo loro..
4 milioni di abitanti, 179 anni di storia, capitale culturale d’Australia, la città più vivibile al mondo secondo l’Economist, Melbourne non colpisce particolarmente per la propria bellezza architettonica, fino a quando non cala la notte e lo skyline si accende di mille luce, la gente si riversa nelle strade e riempie i locali, la musica dal vivo risuona in ogni angolo, mentre decine di pinte di birra artigianale vengono alzate al cielo in un cheers collettivo.
A Melbourne si respira profumo di caffè ovunque. Le catene multinazionali di caffetterie non hanno preso molto piede: qui la cultura del caffè è molto forte e questo si rispecchia nelle migliaia di caffetterie indipendenti presenti in tutta la città.
La vita notturna e il fermento che si percepisce rendono Melbourne una città giovane che sprigiona energia e fa sentire subito a proprio agio. Il silenzio dei vicoli acciottolati, di cui a volte non si vede la fine, con le pareti ricoperte di bellissimi graffiti, illuminati qua e la da qualche sparuto lampione, contribuisce a darle un’aria alternativa ed un alone di mistero, che finisce davanti la porta del locale successivo.
I TOP
Cumuls Inc, uno dei tre ristoranti di Andrew McConnell – chef tra i più influenti della scena gastronomica della città – allocato all’interno di un ex capannone, dall’arredamento molto mimal e dalla grossa vetrata che si affaccia direttamente su strada. Confermo quanto letto sulle guide e in giro per il web: cena deliziosa! La nostra scelta è ricaduta su uno dei piatti di punta: la spalla di agnello al forno, da dividere in due. Un chilo e mezzo di carne che le 8 ore di cottura hanno reso come burro sotto al palato.
Young & Jackson’s, al piano terra dell’omonimo hotel, è un pub in perfetto stile irlandese presente a Federation Square sin dal 1800. In passato è stato il punto di ritrovo di artisti, poeti, politici, soldati ed opera ed è tutt’ora un’istituzione. Mentre eravamo diretti in hotel dopo aver cenato al Cumulus Inc, siamo stati attirati dalla musica degli Adam12, una cover band bravissima che fa ballare e cantare i frequentatori del Y&J tutti i venerdì sera.
Il quartiere più alternativo di Melbourne probabilmente è Fitzroy, nella zona nord della città. Brunswick Street brulica di vita: frotte di ragazzi che entrano ed escano di vari locali lungo la strada, che si alternano a gallerie d’arte, negozietti vintage e ristoranti di ogni tipo. Una capatina al Bar Open è una scelta obbligata se si vuol ascoltare dell’ottima musica live: gruppi di giovanissimi musicisti si alternano nella saletta al primo piano, nella quale ci si può rilassare su un comodo divano sdrucito o buttarsi in pista per fare 2 salti.
Tip #1: In Australia non sempre gli hotel mettono a disposizione il servizio di Internet gratuito e spesso le tariffe sono elevate: se avete il bisogno di connettervi, a Federation Square troverete il free wi-fi.
Tip #2: il City Circle, il tram numero 35, è un servizio gratuito che si muove all’interno del Central Business District toccando i punti di maggior interesse turistico della città.