Il melo cotogno (Cydonia oblonga) è un albero della famiglia botanica della Rosaceae. La pianta, di solito raggiunge un'altezza di 4-6 metri ed ha una chioma allargata e foglie caduche. Le nuove foglie che si sviluppano all'arrivo della primavera, di forma ovale, grandi e di colore verde chiaro, sono ricoperte da una sottile peluria. L'albero produce fiori a 5 petali, bianchi o rosa, somiglianti a semplici rose. I frutti, dei pomi, sono prodotti in estate e possono avere una forma tonda o allungata. Nel secondo caso, la pianta viene a volte chiamata pero cotogno. I pomi, di colore giallo oro, hanno orma irregolare, spesso bitorzoluta, con polpa dura, compatta, di sapore acidulo, poco dolce e fortemente astringente. Per questo sono poco adatti ad essere consumati crudi.
Questa pianta è ormai poco coltivata per i suoi frutti. I meli cotogni vengono sovente utilizzati come portainnesti di meli e peri, poiché consentono di avere alberi più piccoli e produttivi. Le mele cotogne sono poco diffuse anche perché necessitano di cottura per essere consumate. L'albero ha bisogno di un terreno fresco e non troppo sabbioso né calcareo o compatto, ben drenati e senza eccessi di materia organica. Deve essere esposto al sole ed i piccoli alberi posti in ombra rischiano di perdere la fioritura. Gli alberelli di melo cotogno, comunque, resistono sia la gelo che alla siccità, seppur per periodi non troppo lunghi. In zone fredde sarà bene posizionare l'albero in crescita in posizione riparata dal vento. Da aprile a settembre occorre non far mancare mai l'acqua nella misura di circa 30 litri a settimana. In inverno gli alberi spogli non hanno bisogno d'acqua.
Nella stagione autunnale ed al termine di quella invernale si consiglia di spargere del letame intorno al fusto del melo cotogno oppure, in alternativa, del fertilizzante granulare a rilascio lento. Nel nostro Paese la pianta è uno degli alberi da frutto più facili da coltivare, visto che non è danneggiato dal freddo né dal caldo secco ed è difficilmente attaccato dagli afidi (a causa della presenza di peluria). Inoltre la consistenza legnosa del frutto non interessa alla maggior parte degli insetti. Tuttavia è possibile che la pianta sia colpita dal Colpo di Fuoco Batterico (Erwinia amilovora) o dalla Monilia, che colpisce i fiori. L'insetto Carpocapsa potrebbe attaccare i frutti e la Tignola orientale i germogli. Prima della raccolta, bisogna lasciare i frutti sull'albero il più possibile, per farli maturare completamente. Le mele cotogne si conservano molto bene e migliorano il loro sapore quando sono lasciate per alcune settimane in ambienti freschi e bui.
Gli alberelli di melo cotogno di pochi anni necessitano di una potatura che gli dia una forma che permetta al sole di raggiungere i frutti più interni. Inoltre questa forma dovrà anche servire a rendere più agevole la raccolta dei frutti stessi. Col passare degli anni ci sarà bisogno di tagliare i polloni alla base ed i succhioni, che sottraggono linfa alla fruttificazione, oltre a tutti quei rami tendenti a crescere verso l'interno della chioma. Questi ultimi, infatti, la rendono troppo densa e confusa. Al termine della stagione invernale vanno rimossi i rami rovinati dal freddo e quelli troppo piccoli e deboli. La pianta generalmente produce frutti sui rami orizzontali più vecchi, le cui ramificazioni dovranno essere poco accorciate, lasciando abbastanza gemme. Occorre tagliare soprattutto i rami verticali.
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