Se non abbiamo un giardino, possiamo allevare un melo in vaso. Bene amici stamattina vi propongo questa idea per il nostro terrazzo di primavera, un bel melo da tenere in vaso.
Esistono infatti degli alberi da frutto nani, sono varietà create in vivaio, ideali per vivere nello spazio contenuto,come vi dicevo, di un vaso. I meli chiamati “Ballerina” appartengono a questo tipo di piante. Hanno il grande vantaggio di crescere formando delle “colonne” senza l’aiuto di sostegni. Dal momento che si sviluppano solo verso l’alto ci consentiranno di guadagnare molto spazio. Sono anche piante molto robuste, resistono bene al freddo dell’inverno e, a differenza dei meli comuni, producono molti frutti sin dai primi anni. Dopo circa dieci anni la pianta raggiunge l’altezza di circa tre metri e la chioma i quaranta centimetri di diametro. Naturalmente il melo “a colonna”, proprio perché allevato in vaso, richiede un po’ di attenzioni in più rispetto ai meli normali piantati nel terreno. Le sue radici crescono in uno spazio ridotto e perciò hanno bisogno d’annaffiature frequenti e molto “cibo”. Innanzitutto, bagnniamoli abbondantemente ogni due giorni, senza però lasciare che l’acqua ristagni nel sottovaso. Potrebbe infatti soffocare le radici e provocare dei marciumi. Teniamo poi presente che il nostro piccolo melo impegna quasi tutte le sue energie nella produzione dei frutti, che sono grandi quanto quelli degli altri meli. Di conseguenza, aiutiamolo concimando con fertilizzante a lenta cessione in tre periodi dell’anno: in primavera quando fiorisce, in giugno-luglio e appena prima di raccogliere i frutti. Ma stiamo attenti a non esagerare perchè possiamo “bruciare” la pianta considerando sempre che si trova in un vaso.Ogni due anni dovremo rinvasarlo in un contenitore leggermente più grande. Il vaso va preparato mettendo sul fondo uno strato di ghiaia o di palline di argilla espansa per il drenaggio e subito sopra una manciata di concime organico misto a fertilizzante minerale.Mettiamo poi uno strato di terriccio fertile e sistemiamo nel vaso la pianta con la sua zolla. Ricopriamo poi con altra terra. Dobbiamo soltanto aver cura di lasciare un po’ fuori il cosiddetto “punto di innesto”: si riconosce facilmente perché in quel punto il tronco è lievemente ingrossato. Una volta piantato in vaso e sistemato in un punto del terrazzo, non lasciamolo da solo. Sistemiamo alla base qualche pianta annuale come il Tagete tenuifolia, che ha il vantaggio di tenere lontani i vermi nematodi, oppure il Nasturzio o la Portulache che, con i loro colori solari, vivacizzano la composizione. Tra non molto vi sveleremo la sorpresa attesissima……ma cosa sarà? provate ad indovinare scrivendoci .
