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Memoria sulla lingua albanese

Creato il 28 febbraio 2010 da Elton77

Secondo Erodoto i nomi di molte Divinità greche derivano dalla lingua pelasgica e noi troviamo che nell’albanese det (il mare) corrisponde al greco τέτις; dhe (la terra) a δηώ, altro nome di Cerere (Demetra); herë (il vento) ad άήρ, da cui ήρη cioè Era (Giunone); dielli (il Sole), da cui δέλιος, soprannome di Apollo, dio del Sole; vrane (nube), da cui ούραγός, il Cielo. E quantunque quanto abbiamo ora detto non sia la esatta affermazione di Erodoto, il quale confessa di non avere nozioni certe sulla lingua dei Pelasgi e non nomina che Era (Giunone) fra queste divinità, tuttavia ciò è per lo meno un indizio che alcuni vocaboli della più remota antichità si siano conservati nella lingua albanese.

In verità molti altri vocaboli antichissimi si ritrovano nella lingua albanese. In seguito vedremo ulteriori esempi, maggiori di quelli riferiti per la lingua frigia. Qui ricordiamo soltanto altre due voci riportate dallo stesso Malte-Brun; la prima è uedy, nome, a suo dire, che merita tutta la nostra attenzione, poiché i poemi orfici indicano, con esso, l’acqua, ed assomiglia molto all’albanese ue, uen, e l’altra è Larthes, che significa “casta dei Signori” in etrusco. In albanese të Lartët vuol dire “essere posti in alto”, da lart (alto). Del resto, lo stesso nome “Pelasgi” si può intendere in albanese per “vecchi”, “antichi”: Plaschi o Pelaschi, e plaschica o pelaschica gente, significa “gente vecchia, antica”, da plak “vecchio” e dal plurale plaket “vecchi”; i nomi di Pella e Pellene si possono spiegare col vocabolo pella, “cavalla”, per cui Pella e Pellene come “cavalla”, “cavallina”, ossia equestre; i nomi Pelion e Peligni e di molti altri luoghi e popoli pelasgi si ricavano facilmente da pyll, “foresta”, indicandoli come abitatori di boschi o foreste.

La lingua albanese si ricollega dunque alla lingua frigia e a quella pelasgica e di conseguenza con la macedonica, per il fatto che molte usanze macedoniche risalgono allo stile frigio e non pochi nomi geografici della Macedonia sono gli stessi che si usavano nella Frigia, e cioè originari della lingua frigio-albanese; essendo certo che in quei luoghi ai tempi della monarchia macedone si parlasse una lingua locale che non era per nulla capita dai Greci, non senza ragione si può supporre che fosse proprio la barbara frigio-pelasgica, che restò come idioma nazionale nella popolazione di quel paese, mentre comunque veniva scritto e parlato il greco, per la sua comunanza con gli Elleni.

Tratto dal libro Memoria sulla lingua albanese dell’autore Giuseppe Crispi


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