Oggi sono andata a frugare in una casa che dev’essere liberata e sgomberata, i proprietari lasciano tutto così, come se fossero scappati il giorno prima, come se il tempo si fosse congelato nel 1990 dopo una vita passata in quella casa. E a parte la gioia e l’entusiasmo iniziali per poter trafugare libri di altre epoche e una radio simil vintage mi è venuta una gran tristezza accompagnata ad angoscia. Ma queste persone nelle foto di famiglia, sono svanite nel nulla?
Ho preso tra le mani lettere, foto con dedica, ricevute di funerali, libri scolastici, un cappello da alpino e foto. Tante foto. Persone sorridenti a cene di famiglia e a cresime e battesimi, che adesso sono lì, in una casa che a breve diventerà vuota e di quei ricordi, di quella vita precedente, per fare spazio ad altre persone, altri ricordi, altre famiglie.
Queste persone hanno lasciato un segno nel mondo? Quanta paura abbiamo di essere dimenticati?
Viviamo in un mondo vetrina che ci obbliga ad essere sempre presenti, sempre prontia scrivere la cosa più simpatica su facebook per avere più like e visibilità, sciviamo post, tweet, mettiamo foto in cui sembriamo fighe e che magari per una mezza giornata restano nella testa di qualcuno. Ma in quante vite restiamo?
Se dovessi morire domani cosa rimarrebbe di me?
Quanta paura c’è di essere messi in seconda fila quando scriviamo o quando facciamo qualcosa?
Sono seghe mentali, lo so, ma è un argomento che spesso mi dà da pensare. Ho sempre sognato di essere un’artista ma visto come suonavo il piffero alle medie ho avuto la certezza da subito che non sarei stata una musicista e riguardando i miei disegni dai 4 ai 20 anni che hanno avuto minime evoluzioni… No, neanche la pittrice. Ma forse ho sempre solo avuto la voglia di lasciare un segno nel mio piccolo mondo.
E ogni tanto è quello che penso mentre scrivo: questo post lo sto facendo per avere 5 secondi di visibilità su facebook o se qualcuno leggesse le mie parole potrei cambiare, anche di poco, il corso della sua vita?
Una delle esperienze più belle a riguardo è sempre quella che riguarda un ragazzo di Bergamo, Marco. Un giorno stavo casualmente guardando lo spam di facebook e mi sono trovata una mail, questa mail, anche se è una violazione della privacy mi piace pensare che qualcuno si sentirà contento.
“.non sapendo da dove cominciare inizio da qui: da dove sono ora…non ci conosciamo e già devo dirti grazie! In questo momento sono sul letto nella mia stanza d’albergo. A Battambang! Mi sono imbattuto nei tuoi pensieri ai quali,fortunatamente x me,hai voluto dare forma e colore! Stavo cercando su internet consigli sul mio viaggio in Cambogia e mi sono perso tra le parole dei tuoi racconti! Sto vivendo molto intensamente questa avventura e tu ne stai facendo parte in qualche modo! Posso dirti che da anni non apro facebook ed il desiderio di scriverti ha superato qualsiasi mia inerzia! Credo che il motivo per cui ti stia scrivendo sia semplicemente perché spero tu sia contenta di sapere che il tuo impegno abbia dato coraggio e vigore a questo mio viaggio,il mio primo in Asia! Probabilmente la gente del luogo mi sta dando talmente tanto che in qualche modo anche io ho desiderio di esprimere la mia gratitudine a qualcuno! Credo tu possa capire meglio di me di cosa stia parlando! Sono arrivato da una settimana e già sono disperato all’idea di dovermene andare! Vorrei girare in lungo e in largo questo stato,il Vietnam,il Laos…Birmania! Quanta carica, quanta enetgia e quanta voglia di vivere! Viaggio da solo ma non me me sono ancora reso conto!!! Semplicemente grazie!!! …non chiedermi perché ma ho piacere ad inviarti un pensiero che giusto ieri ho affidato alla persona con la quale sto virtualmente (a distanza,visto che è in Italia!) condividendo questo viaggio…
I profumi,gli odori,le sensazioni e le emozioni…il cibo,le spezie,la pesantezza del clima.La gente e il suo sorriso…tutti elementi di questo viaggio che entrano prepotentemente ma con rispetto nel mio cuore e nella mia mente! Indescrivibile tutto ciò se non vissuto e assaporato intensamente,fino in fondo,liberamente!in questo momento mi sento leggero e felice,una piuma che si fa trasportare dal vento e dagli eventi,commosso per quello che sto vivendo e in colpa per quanto fortunato. Un viaggio dentro il viaggio,con la voglia di condividere con chi può capire e capirmi. Queste sono le prime memorie di questo mio viaggio così tanto desiderato e che mi sta regalando l’essenza di quello che sono e che un giorno sarò! Oggi giornata speciale, il mio animo è affamato e il presente colorato!ho versato lacrime di piacere,le più belle,le più forti. Scavano dentro,quasi a formare un lago nel quale abbeverarsi nei momenti di siccità…grazie dell’infinito affetto,Marco
Questo ragazzo non è rimasto uno scambio di mail, è diventato un mondo. Ho conosciuto lui e tutti i suoi amici, mi sono innamorata di una delle sue più care amiche, Monica, che è l’emblema della creatività e della generosità… A livelli quasi imbarazzanti. Ho conosciuto il suo cuore, buono e ricettivo. Siamo Amici. Di quelli che non si sentono sempre ma che quando si abbracciano sanno che in quell’istante c’è tutto.
E’ questo il mio segno nel mondo? E’ così che dobbiamo essere ricordati?
Le persone che diventano Bruce Springsteen sono poche rispetto a quelle che popolano il pianeta terra, io non diventerò famosa. Ma voglio continuare a scrivere, voglio farlo per essere nel ricordo di qualcuno “quella che mi ha fatto venire voglia di partire per la Birmania” o quella che mi ha dato una mano a organizzare il viaggio della mia vita.
Oltre a dare informazioni utili il senso di un blog forse è questo, dal mio punto di vista. Creare memoria, lasciare i tuoi ricordi a qualcuno, lasciare un segno in un mondo che va sempre più veloce, in cui quello che fai oggi viene dimenticato domani.
Forse voglio solo che le le mie foto non finiscano buttate nel bidone da uno sconosciuto. Ecco, magari quelle da teenager sbronza… Quelle sì!
ps: quando dico che Monica è creativa intendo questo:http://www.ateliermoki.it/ ..vestiti da sogno!