Dopo dieci anni dall'ultimo episodio, un gradito ritorno: l'agente J e l'agente K dell'agenzia Men In Black ancora una volta in missione per salvare il mondo.
Il cast storico è quasi al completo: la regia è di Barry Sonnenfeld, sempre in palla, tornano Will Smith e un Tommy Lee Jones invecchiato ma non domo a cui si aggiungono Josh Brolin ed Emma Thompson.
Boris l'animale, in evidente necessità di un ortodontista
La trama vede la coppia di agenti alla caccia di Boris "l'animale", un pericoloso alieno boglodita intenzionato a tornare indietro nel tempo per uccidere l'agente K, colui che l'aveva arrestato quaranta anni addietro, e poter così scatenare la distruzione della terra da parte della razza boglodita.
L'agente J decide quindi di tornare anch'egli nel 1969 per fermare il pericoloso extraterrestre e salvare la vita del proprio mentore. Come prevedibile non tutto andrà secondo i piani e J dovrà allearsi con l'agente K "giovane" per fermare Boris e trovare l'enigmatico Griffin, l'alieno arcaniano con la capacità di vedere il futuro: l'unico in grado di consegnare a K l'arma per difendersi dall'invasione.
Ovviamente i bogloditi non prevarranno, ma modificare il corso degli eventi non può non avere un prezzo, e l'agente J lo imparerà a proprie spese.
Nicole non divide il suo dessert con nessuno!
Questo nuovo capitolo della serie Men In Black, basato su un'idea dello stesso Will Smith, gioca tutto sul viaggio nel tempo, l'agente J si ritrova nel 1969, anno dello sbarco sulla luna, in un mondo abbastanza diverso da quello attuale ed ha l'opportunità di collaborare con i propri "colleghi anziani" nel periodo della loro giovinezza, scoprendone anche qualche piccolo segreto.
L'atmosfera hippy della fine degli anni 60 regala spunti molto divertenti, come il party alla factory di Andy Warhol (dove si scopre che... le tutte le filiformi modelle non sono umane, ma aliene provenienti dal pianeta Glamouria!).
Interessante anche il concetto dei paralleli temporali che Griffin riesce a vedere "tutti insieme", senza però sapere con precisione quale si verificherà. buffo anche l'agente K "giovane": sempre un duro, ma con un'insospettabile vena sentimentale.
29 anni tutti contromano per l'agente K!
Molto azzeccato il cast: Will Smith conserva negli anni la consueta parlantina ed ha sempre un gran fisico. Tommy Lee Jones è un po' ingessato, ma è sempre uno dei duri più efficaci sullo schermo. Josh Brolin (una curiosa carriera la sua, lanciato da giovane e poi ri-lanciato con maggior successo nell'età matura) è un giovane agente K ancora meglio di come ce lo saremmo immaginato. Emma Thompson (era da un po' che non la vedevo) è simpatica come agente O ed è interessante la contrapposizione con la bella Alice Eve che interpreta lo stesso personaggio in gioventù. Bella l'idea di farla diventare direttore dei MIB dopo aver iniziato come segretaria di K.
Jemaine Clement nel ruolo di Boris è cattivissimo e benchè molto truccato sfoggia un fisico da vero guerriero (non a caso è di madre maori).
Qualsiasi commento sarebbe superfluo per Nicole Scherzinger in minivestito di pelle nera e tatuaggione sulla schiena: non il top dell'eleganza, ma sempre un bel vedere con un tocco di ironia.
Ma cosa servono davvero nei ristoranti cinesi?
L'idea attorno a cui si sviluppa il film, in modo non so quanto consapevole, è nientemeno che la teoria del caos. Griffin l'arcadiano è il solo essere rimasto nell'universo in grado di "vedere" le infinite possibilità che a partire da eventi apparentemente insignificanti portano a enormi cambiamenti nel corso del tempo; al tempo stesso ci insegna anche che i possibili "futuri" migliori sono quelli basati sulla verità, il bene chiama il bene, la menzogna il male.
In questi tempi difficili non dispiace che sia una commedia a ricordarci che ciascuno di noi contribuisce ad essere artefice del futuro del mondo, anche attraverso azioni apparentemente banali. Sta a noi scegliere quali comportamenti assumere per dare la forma al nostro tempo ed a quello futuro e non dovremmo mai dimenticarcene!
Un film da vedere per un pomeriggio o una serata di sano intrattenimento dalla prima media in su. Spettacolari scene d'azione, buffi alieni e un divertnete scorcio di swinging sixties.
Se avete letto tutto il post, allora questo potrebbe essere il futuro in cui il capo redattore del NY Times legge questa recensione e mi assume con un contratto a molti zeri...
Per chi è la bulba spinosa? Parla!
...ma se non sta squillando il telefono allora potrebbe essere quello in cui anche oggi mangerò scatolette di tonno ;-(