
Le aziende certificate BRC, IFS o secondo gli standard ISO saranno esentate dai controlli ufficiali? E’ un quesito che mi è stato posto poco tempo fa e da qualche anno ne sento parlare. Si tratta dell’articolo 30 della Legge 133/08 sulla “semplificazione dei controlli amministrativi a carico delle imprese soggette a certificazione” che effettivamente dispone, “Per le imprese soggette a certificazione ambientale o di qualità rilasciata da un soggetto certificatore accreditato, i controlli periodici svolti dagli enti certificatori sostituiscono i controlli amministrativi o le ulteriori attività amministrative di verifica, anche ai fini dell’eventuale rinnovo o aggiornamento delle autorizzazioni per l’esercizio dell’attività. 2. La disposizione di cui al comma 1 è espressione di un principio generale di sussidiarietà orizzontale ed attiene ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione. Resta ferma la potestà delle Regioni e degli Enti locali, nell’ambito delle rispettive competenze, di garantire livelli ulteriori di tutela.Lo stesso articolo dice anche che saranno individuate le tipologie dei controlli e gli ambiti nei quali trova applicazione la disposizione (Come? Quando?…). Finora sono state attuate semplificazioni in ambito di procedure telematiche (per esempio gli Sportelli Unici per le Attività Produttive) o per i controlli in ambito di autorizzazioni per le aziende con certificazione ambientale. Non ci sono ancora atti che delegano alle certificazioni, i controlli sanitari o quelli di NAS, Repressione Frodi, Forestali per le aziende alimentari e agricole. Però la direzione sembra quella, e tra qualche anno le aziende soggette già a controlli di Enti Accreditati potrebbero perlomeno essere considerate a bassa priorità per i controlli ufficiali.









