Mentre a Foggia un pregiudicato si finge vittima di un agguato, a Roma Coppola aspetta sempre di essere ricevuto

Creato il 02 marzo 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
di Folletto
Se a Foggia un pregiudicato che temeva per la propria vita, almeno così ha detto agli agenti, per ottenere la tutela della polizia ha finto di aver subito un agguato facendo sparare da un amico due colpi di pistola contro la sua auto, a Roma Luigi Coppola, testimone di giustizia a corto di protezione ed in attesa di udienza, resta nel silenzio. Strano, se non fossimo in Italia. Invece si vede che a far notizia è sempre chi finge e a cercare una giustificazione per finire in pagina è sempre chi ha ragione.
Per il tipo di foggia il trucco è stato ben presto scoperto ed Ernesto Lops, 61 anni, pregiudicato foggiano titolare di un'azienda vitivinicola, è stato arrestato con le accuse di detenzione di arma da fuoco, ricettazione, esplosione di colpi in luogo pubblico e simulazione di reato. Il complice è stato denunciato in stato di libertà. Secondo quanto accertato dalla polizia, Lops e il suo amico erano a bordo dell'auto del pregiudicato, una Ford Focus; ad un certo punto il complice sarebbe sceso dalla vettura facendo fuoco due volte contro il veicolo con una pistola calibro 7,65.
La ricostruzione di un presunto agguato fallito ai suoi danni, fatta poi da Lops agli agenti della Squadra Mobile di Foggia, non ha convinto i poliziotti: alla fine il pregiudicato ha ammesso di essersi inventato l'agguato per garantirsi una sorta di incolumità con la collaborazione della polizia. La pistola usata per simulare l'agguato è stata trovata a casa del complice di Lops ed è risultata rubata nel 2002 a Termoli (Campobasso).
A Roma, invece Coppola e la moglie stanno facendo lo sciopero della fame e della sete per avere quella garanzia di giustizia doverosa e che, immancabilmente, stenta ad arrivare.
Due persone non solo affamate ma anche relegate nel silenzio…perché in fondo ammettere di aver sbagliato è sempre difficile…peccato che a volte è vitale. magari più che il digiuno Coppola avrebbe dovuto inventarsi una strage…Viva l’Italia di chi ha il bavaglio e di chi no.
Luigi Coppola il testimone di Pompei ha iniziato lo sciopero della fame «Sono vittima della camorra e massacrato dallo Stato».

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