
Bisognerebbe, ora, trovare delle soluzioni alternative visto che, almeno in cinema di prima visione, a Montegranaro non ha vita facile. Ma la sala del La Perla può ancora giocare un ruolo decisivo per la vita della città. Bisognerebbe che il teatro diventi il cuore di ogni iniziativa culturale, che si in fulcro dell’attività ricreativa della città. Dovrebbe essere messo a disposizione di associazioni e istituzioni perché vi si svolgano manifestazioni a ciclo continuo.
Ad esempio si può pensare di riportare la stagione concertistica degli Amici della Musica dall’Officina delle Arti al La Perla. Si può ipotizzare un interessamento del GTM per organizzare una stagione teatrale di compagnie locali a basso costo ma di buon livello. Si può pensare a varie manifestazioni culturali curate dalle varie associazioni. E si può pensare anche al cinema, magari gestito da un comitato di volontari (com’era già stato fatto negli anni ’80) e supportato dal Comune, che proponga una programmazione non di prima visione ma accattivante come retrospettive, film per ragazzi, cinema d’essai.
Tutto questo non sarebbe fantascienza se vi fosse una politica diretta al rilancio della città. Ma in questo non si può prescindere dalla creazione di un’offerta complessiva, che non sia solo culturale ma anche di intrattenimento e di servizio. Bisogna innescare un processo virtuoso che coinvolga tutta l’amministrazione e che veda un progetto globale di commercio, cultura e servizi in modo che chi venga o rimanga a Montegranaro nel fine settimana possa avere un pacchetto di intrattenimento accattivante. Si può fare. Basta volerlo.
Luca Craia





