Pochi giorni fa regime iraniano ha celebrato il ricordo della cosidetta “Epica protesta del 9 di Dey”, ovvero la manifestazione del 30 dicembre 2009, organizzata dal regime contro i manifestanti dell’Onda Verde. Durante la manifestazione, i fondamentalisti accusarono Mousavi e Karroubi di essere agenti della sedizione in mano a potenze straniere. L’Onda Verde, lo ricordiamo, fu un movimento nato spontaneamente per protestare contro la rielezione di Mahmoud Ahmadinejad a Presidente dell’Iran; una rielezione avvenuta attraverso brogli e corruzione. A dispetto della sua nomea di moderato, il Presidente iraniano Hassan Rohani ha prontamente elogiato la manifestazione in favore delle repressioni avvenute nel 2009, esaltandola come massimo valore dell’Islam.
Secondo l’agenzia di stampa Fars News, infatti, il Presidente Rohani ha affermato che, coloro che scesero in piazza il 9 di Dey (il 30 dicembre), intendevano difendere l’Islam e i valori impartiti dall’Imam Hussein. In tal modo, sempre secondo Rohani, i manifestanti pro regime hanno respinto le infiltrazioni straniere, estinguendo così il fuoco della sedizione. In poche parole, quindi, l’uomo che dal mondo è considerato come colui che imprimerà una svolta plurialista alla Repubblica Islamica, si rivela essere per quello che è: un bieco estremista, capace di onorare pubblicamente coloro che, nel 2009, uccisero senza pietà i centinaia di giovani iraniani.
C’è di peggio: diversi esponenti politici e diplomatici, anche italiani, hanno paragonato il nuovo corso di Rohani a quello del riformista Khatami. Probabilmente queste persone farebbero bene a leggere l’ “Enciclopedia della sedizione del 2009″, un volume appena pubblicato in Iran, che descrive l’Onda Verde e i suoi leader come terroristi al soldo dell’Occidente. Ebbene, assai interessante, sulla copertina di questo ridicolo libro, appaiono le foto di Mir Hossein Mousavi, Mehdi Karroubi e dell’Ayatollah Khatami, considerato quindi alla stregua di un nemico dello Stato.
Fa sorriere che, mentre Teheran muoveva accuse di interferenza contro tutto il mondo, una nave piena di armi prodotte dalla Siria e dall’Iran veniva fermata dalle autorità del Bahrain. Secondo Manama, questa nave trasportava armamenti destinati ai gruppi separatisti all’interno della monarchia sunnita. Tra l’altro, nelle stesse ore, la polizia del Bahrain ha arrestato degli agenti iraniani che tentavano di scappare in Iran partendo con una nave dalla città di Karranah.