Vista dall'alto, la splendida area dell' Alto Adige in cui è adagiata Marano appare come una stella luminosa, al cui centro risplende l'incantevole cittadina da cui dipartono i raggi verso la Val Venosta, la Val Passiria e la Val d'Adige. Lungo queste valli si sviluppano meravigliosi borghi e comuni che negli anni hanno fatto del turismo la propria risorsa principale, proponendo al meglio le peculiarità di questa regione, dalla flora mediterranea che si a quella alpina, agli stili architettonici tradizionali, passando per un ricco ventaglio di tradizioni e usanze secolari.
Una di queste tradizioni è il Törggelen che fa parte di una delle tante attrattive che questo territorio offre nella stagione autunnale. Il Törggelen è una consuetudine dell'Alto Adige, nata in concomitanza con i tempi scanditi dalla natura, ossia con la maturazione in autunno dei frutti come l'uva e la castagna. Ci si ritrova così la sera nelle cantine, sotto le pergole dei giardini, nei ristoranti e nei masi a gustare il vino novello, specialità locali, speck e castagne. Questa la tradizione in sintesi, ma ci sono anche delle sfumature e dei significati di contorno che è bene conoscere.
1. Non c'è frettaIl Törggelen è un momento a cui bisogna dedicarsi con grande tranquillitià, per degustare i prodotti preparati in casa con calma, la stessa che necissita la preparazione dei prodotti. L'uva e le castagne sono frutti di stagione e anche lo speck richiede tempi di stagionatura per raggiungere l'intensità di sapore e la consistenza adeguata.
2. Voglia di condivisioneChi fa il Törggelen non è alla ricerca di una serata intima e silenziosa, dall'atmosfera raccolta. Si mangia e si festeggia in gruppo, con amici o in famiglia, per questo in molti casi è meglio prenotare il posto. Spesso c'è anche della musica dal vivo che accompagna questi momenti e la gente canta, ride e chiacchiera fino a tardi. Il vino nuovo, il " Susser " (il succo d'uva, poco alcolico, che non è ancora diventato vino) e le grappe aiutano a lasciarsi andare al divertimento.
3. Niente macchinaNon si va al Törggelen in macchina. L'ideale è andarci a piedi, magari dopo una bella camminata in montagna per stimolare l'appetito. Per lo stesso motivo è consigliata anche una bella camminata dopo il Törggelen, per digerire e "smaltire" tutto.
4. Immancabili canederliAnche i canederli sono una delle pietanze offerte nel Törggelen, non possono mancare come ricetta tipica altoatesina. Attenzione però perché i canederli non bisogna tagliarli con il coltello, ma con la forchetta! Questa regola nasce nei tempi passati, quando si usavano le posate d'argento, metallo che, al contatto con uova, asparagi, insalata, aceto, senape, patate e altro si macchia, creando un odore antiossidante molto sgradevole.
5. Il re dell'Alto Adige: lo speckLo speck segue delle regole precise a tavola. Per esempio è spesso servito su un tagliere in un pezzo intero, per garantire la sua freschezza, con un coltello ben affilato. Tagliare in modo giusto lo speck, infatti, non è semplice, bisogna farlo contro la fibra, le fette devono essere sottili, non bisogna togliere il grasso del tutto perché contiene un ottimo aroma, mentre è possibile eliminare la crosta con le spezie se si preferisce un gusto più delicato.
6. Cosa si beve?Nel Törggelen si bevono sempre il vino nuovo e il Susser, il succo d'uva che ancora non è diventato vino. Per i meno dediti all'alco ci sono sciroppi o succhi di mela, di pera e di sambuco fatti in casa. Anche l'acqua è ammessa, mentre sono bandite dal Törggelen le bibite industriali.
Per avere ulteriori informazioni sull'usanza del Törggelen a Merano e dintorni: Meranerland.Alto AdigeMeranoSudtirolTörggelen