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Mercato dell’usato: l’isola che non c’è

Creato il 11 dicembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

La Mercedes, con la sua lunga carriera di successi, ha qualche ricorrenza da festeggiare quasi ogni giorno. Il 2013 non fa eccezione: 30 anni fa arrivava sul mercato la mitica 190, in seguito diventata Classe C, che da allora rappresenta una delle vetture più importanti del mercato; nel 1983 si parlava anche della 200 E, Classe E oggi, che è uno dei modelli più venduti in tutto il segmento “premium” e fiore all’occhiello della “Stella a tre punte”; insieme a questi eventi notevoli, sempre 3 decenni fa, a Stoccarda si inaugurava il programma per l’usato recente.

Quello che oggi si chiama usato “First hand” consiste nella rivendita di auto con non più di 6 anni o 160mila km che passano sotto la lente di ingrandimento dei tecnici per assicurarsi che rispettino gli stessi standard di qualità del nuovo.

Molte case adottano questi stratagemmi per favorire la vendita del nuovo assicurando al proprio cliente di non dover uscire di testa quando deciderà di cambiare auto, però, purtroppo, noi italiani siamo molto diffidenti. La crisi economica di questi anni ha colpito duro e a farne le spese in misura maggiore è stato proprio il mercato dell’auto che è tornato ai volumi di vendita di svariati decenni fa e solo adesso, per mancanza di liquidi, le auto usate hanno iniziato a girare un po’ di più. Per dare qualche numero il 2013 sembra volersi chiudere con circa 2 auto usate, che hanno cambiato proprietario, per ogni auto nuova venduta, mentre per i nostri vicini inglesi, pur guidando dal lato sbagliato, il mercato dell’usato si avvicina quasi all’80% del fatturato totale, ritrovandosi stavolta dalla parte giusta!

Anche prima della caduta commerciale delle vetture iniziava ad essere evidente che le nostre capacità come mercato interno erano state sopravvalutate e drogate da manovre volte a rinnovare un parco circolante tra i più giovani al mondo, poi l’inevitabile è arrivato e i concessionari hanno iniziato a chiudere uno dopo l’altro, come da copione. Ma al singolo individuo, se non è impiegato nel settore, cosa può interessare tutto questo? Non ci sarebbe motivo di tentare di salvare un corpo agonizzante e, obiettivamente, non c’è modo di rianimare il nostro mercato così com’è, bisogna iniziare da un nuovo capitolo. Comprare un’auto usata, però, non è un favore da fare al suo proprietario o al settore auto, è un regalo per il proprio portafogli da desiderare fortemente: l’usato non deve essere una seconda scelta, se si ha la pazienza di trovare l’auto dei propri sogni non ci sono rinunce.

E come salvaguardarsi da un acquisto errato? E’ sufficiente cercare un veicolo che abbia la cronologia degli interventi di manutenzione completa e, dopo averla visionata, passare a trovare il proprio meccanico di fiducia per fare un approfondito controllo. Le auto odierne hanno 100 anni di storia e innovazione, tra tutte le caratteristiche migliorate quella più evidente è sicuramente l’affidabilità, perché avere paura di risparmiare?


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