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Merluzzo e salsicce

Creato il 12 settembre 2013 da Sallyseton @martatraverso
Buona cena amici miei.

Ed ora, con un certo piacere, mi accorgo che sono le sette e che devo preparare la cena. Merluzzo e salsicce. Credo sia vero che, scrivendone, ci si rende in qualche modo padroni del merluzzo e delle salsicce.
Queste sono, con buona probabilità, le ultime parole scritte da Virginia Woolf in vita. Un appunto sul suo diario, datato quattro giorni prima della sua morte. Ho terminato ieri la lettura di questo intenso e profondo viaggio lungo trent'anni, dalla prima stesura della Signora Dalloway fino ai bombardamenti su Londra nella seconda guerra mondiale.
Un testo che scende nella profondità della mente di una donna, una scrittrice, un'acuta osservatrice della società e della letteratura del proprio tempo. Mi ha colpito quanto le sue fragilità siano uguali alle mie e a quelle di chiunque altro: gli elogi al suo lavoro la spingono a scrivere di più e meglio, le critiche la abbattono, certi giorni si sveglia e il mettere insieme parole è una tortura, la voglia di solitudine si contrappone al sentire vicini gli affetti, un programma di lettura rigidissimo che sembra non riuscire mai a contemplare tutto lo scibile. E così via.
L'ultima frase, si diceva. La scrittura parte dalla semplicità. Osservare quanto ci è più vicino, nelle stanze della nostra casa, indosso a qualcuno che incontriamo, subito all'esterno. L'urgenza di filosofare sui massimi sistemi fa dimenticare che è dal quotidiano che nasce l'ispirazione più autentica. Suona retorico scritto così, me ne rendo conto, ma la grandezza dei pensieri di Virginia Woolf è molto difficile da replicare o commentare, soprattutto da una blogger-scrittorucola quale è la sottoscritta. 
Pertanto, eviterò di parlare ancora di Virginia per trasferire a me stessa alcuni insegnamenti. Se lo voglio scrivere, questo benedetto romanzo, e anche qualche racconto magari, e bonsai per il blog, l'unica strategia possibile - l'unica davvero, davvero, davvero realmente praticabile - è farlo
Cordialmente,
Post Scriptum: cercando su Google l'esatta citazione di Virginia su merluzzo e salsicce, mi sono imbattuta nel blog Agave delle cose vaganti di Gisella Laterza, giovanissima scrittrice. Ne approfitto per partecipare al suo primo giveaway :)

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