Magazine Bellezza
A casa mia quest'anno Natale è arrivato quando fuori c'erano quaranta gradi. Era il 24 luglio scorso. Il Babbo che tutti aspettiamo era vestito da postino, e m'ha portato in dono una misteriosa scatolona targata Mesauda. Sì, di quel brand tutto italiano che le più incallite conosceranno al 100%. Aprendo il pacco, ho faticato a credere ai miei occhi. Ragazze, questa sì che è un'azienda che fa sul serio. Questa è la collaborazione con la "C" maiuscola. I prodotti che mi hanno inviato a scopo valutativo sono talmente tanti e variegati che posso veramente dire la mia su questo marchio. Non i soliti campioncini, non i formati prova che ti fanno capire ben poco di un determinato prodotto. Hanno fatto le cose in grande, senza risparmiarsi. E non posso dunque esimermi dal pubblicare un megapost su quanto testato nell'arco di questo lungo mese. I prodotti Mesauda sono venuti con me in vacanza. Tutte le singole review derivano pertanto da un utilizzo praticamente quotidiano tra lavoro e mare, quando la temperatura minima all'esterno era di almeno 30 gradi. Questa era un premessa dovuta. Ora, posso partire. Armatevi di pazienza e... buona lettura, mie care!
Mascara Definitive Extra Long & Curl: Il nome, potete starne certe, non inganna. Se Mesauda promette definizione, potete scommetterci su: è quello che veramente darà alle vostre ciglia. Sapete che avevo giurato amore eterno al Vamp di Pupa, ma non nascondo che in questi trenta e passa giorni ho utilizzato con sommo piacere questo nuovo mascara, senza mai pentirmene. Perché lo consiglio? Perché oltre ad allungare e curvare le ciglia, le separa alla perfezione. E questo nonostante il pettinino non abbia forme strambe, ma sia del tipo tradizionale, senza bombature o chessò io. A riprova che i "vecchi" metodi, molte volte, sono quelli vincenti. Raccomandato, insomma, per sguardo da cerbiatta e ciglia rigorosamente all'insù.
Ombretti: Me ne sono stati inviati cinque in totale: quattro della linea Pure Shadow, uno di quella Earth Spirits. Muoio dalla voglia di dirvi che quest'ultimo è entrato di diritto nella gamma dei miei preferiti. E' un ombretto cotto, il numero 03, e lo trovo semplicemente divino. Nel corso della mie estate è stato un must have, raramente uscivo senza un tocco di "lui" sulle palpebre. Si tratta di un simil bejge perlato con venature dorate, ad effetto fortissimamente shimmer. Adatto a chi ama luccichii e glitterini vari: ah, non svolazzano, quindi guadagna altri mille punti. Non vi ritroverete particelle luccicanti nelle narici, tranquille. Quanto agli ombretti mono della linea Pure Shadow, mi sono stati inviati due marroni e due viola. Il 10 ha un effetto totalmente matt, ed è un marrone molto caldo, meraviglioso nei trucchi nude. L'altro, il 19, ha invece un finish shimmer: sfumato per bene crea sull'occhio delle ombre veramente molto particolari, che con l'abbronzatura si sposavano a meraviglia. Dei viola, il 18 è molto scuro, l'altro, il 15, è quel che definisco color melanzana. Un colore, quest'ultimo, che a dirla tutta non mi fa impazzire sulle palpebre, a differenza del viola scuro che ho adorato e utilizzato spessissimo.
Tutti e 5 gli ombretti hanno una tenuta notevole: nonostante il caldo non si sono mai "squagliati", né hanno creato quelle fastidiose pieghette. Utilizzate con un primer come base, mi sono sempre durati dalle 15 alle 2 almeno, perdendo d'intensità (ma poco, davvero molto poco) solo in tarda serata Ottimo, direi. Quelli ad effetto matt li ho utilizzati anche da bagnati come eyeliner, e non ho avuto problemi.
Matite occhi Magic Eyes: La verità è che non mi hanno fatta impazzire. O meglio: i due colori che ho provato, la 08, un bel verde chiaro, e la 02, un marrone scurissimo, sono veramente belli. Il problema riscontrato è che sulla mano, come noterete dagli swatches, risultano scriventissime, pigmentate e dai tratti molto pieni e decisi: nell'occhio, per lo meno nel mio, però, si sono comportate diversamente. Ora, se il problema sia del mio occhio non lo so, ma all'interno non hanno funzionato. Tutt'altra storia per il contorno occhi, dove invece hanno entrambe scritto alla perfezione, senza sbavare e rimanendo intatte per diverse ore: hanno una durata media, direi, e per levare completamente ogni traccia ho utilizzato uno struccante bisafico.
Matite labbra Perfect Lips: Sono stata fortunata. Non amo moltissimo le matite per le labbra troppo scure, ma per fortuna i due colori che mi sono stati inviati sono abbastanza naturali, quindi le ho utilizzate volentieri e senza problemi. Ottima scrivenza e tratto deciso, perfette per tracciare il contorno labbra senza troppi sforzi: non occorre, infatti, stare là a passare e ripassare, perché l'alta pigmentazione che le caratterizza fa sì che scrivano subito. La 04, quella che ho preferito, è di un intenso bejge rosate, mentre la 02 è un marroncino chiaro. Due nuances a mio avviso ideali per make up in stile nude.
Terra Desert Sand: Finita l'estate, sarà una delle cose delle quali avrò più nostalgia. Non appena l'ho provata ha immediatamente preso il posto della terra Rimmel che avevo finora utilizzato. Già, perché non c'è proprio paragone. Questa di Mesauda è il top delle terre. Le venature che paiono glitterate sono quel valore aggiunto che dà al viso una luminosità incredibile. Applicata su tempie, zigomi e mento sembrava scolpire i miei tratti. Il colore non è per nulla artefatto, l'effetto è assolutamente naturale. La A-D-O-R-O!
Smalti Shine Flex: Dio solo sa quante volte io mi sia mirata e rimirata le unghie nei giorni in cui ho testato uno dei due smalti che mi sono stati inviati, il 45, quello rosso vermiglio dal finish laccato. In quei giorni, come noterete dalla foto, avevo fatto la ricostruzione, e vederle con quella splendida tonalità addosso mi faceva impazzire. Agli smalti Mesauda non posso che dare 10 e lode: e non sono la prima a farlo, perché dopo il Cosmoprof lessi di molte ragazze che ne erano rimaste altrettanto incantate.
E che dire? Hanno ragione! Non è troppo liquido né troppo denso, e quindi l'applicazione scorre via senza intoppi. Vi dirò di più: l'effetto che vedete in foto l'ho ottenuto con una sola, misera, passata e uno smalto trasparente come base. Un colore pieno, brillante: in un aggettivo solo, incantevole. L'ho tenuto su per quattro giorni senza che si beccasse: levandolo non ho riscontrato l'inconveniente "macchie" in cui di solito s'incorre quando si passa l'acetone sugli smalti dai colori troppo forti. Nulla di tutto ciò. Idem per il 31, di un rosso molto più caldo, quasi bordeaux, che ritengo più adatto ai mesi invernali. Mi ha impressionata, in entrambi i casi, la velocità con cui si sono asciugati. Veramente notevole!
Matita per sopracciglia Sour Cils: Lo confesso, lei è stata la prima matita per sopracciglia che io abbia provato in vita mia. Non ne avevo mai avvertito il bisogno, ma ora che l'ho testata posso dire che mi sbagliavo. Non ho termini di paragone, questo è ovvio, quindi questa review è da prendere con le pinze: ma posso affermare con certezza che dà un effetto molto naturale, riempie per bene i "buchi" (sì, perché sono capace di autocrearmeli, non sapendoci fare con le pinzette) e tiene anche fino al giorno dopo. Ho provato la 04, tonalità tortora.
Rossetti stick: Ok, lo ammetto. Ho un problema, Non posso mostrarvi in foto il "corpo" di uno dei due rossetti. Sì, perché l'ho finito. Quasi completamente svuotato. Pensate un po', dunque, quanto l'ho utilizzato. E avevo dimenticato di scattare la foto quando iniziai ad usarlo. Pertanto, devo limitarmi ad estrarre un po' di prodotto con un cotton fioc e a swatcharvelo sulla mano. Si è capito o no che questo numero 35, bejge nudo rosé, l'ho amato alla follia? Sono stata un po' monotona quest'estate: l'ho indossato mattina, pomeriggio e sera, perché proprio non riuscivo più a vedere le mie labbra senza questa meravigliosa, quanto naturale, nuances. Ho utilizzato e amato un po' meno, invece, il numero 40, prugna, abbastanza scuro e poco adatto ai mesi estivi, per i miei gusti. Ma devo riconoscere che si tratta comunque di un gran bel rossetto, magari più di nicchia trattandosi di un colore che non sta bene a tutti. Durata media in entrambi i casi, ma ve lo dice una che il rossetto deve ripassarlo ogni ora perché si diverte a leccarsi e mordicchiarsi le labbra (danneggiandole, ahimè).
Gloss addiction Cristal: Finalmente un gloss che non mi fa rimanere le labbra incollate ovunque! Lo aspettavo da un sacco! Quello che ho provato, il numero 36, è, (o meglio, era, prima che imbrattassi l'applicatore passandolo sul rossetto di cui sopra) a dispetto della foto, totalmente trasparente. E ha anche un bellissimo odore, molto dolce. La durata è quella tipica dei gloss, pertanto non eccessiva. Ma il comodo applicatore, piccolo e bombato, rende semplicissimo ogni ripasso.
Eyeliner Glitter Explosion: Sarà che il tipo di prodotto di per sé non mi fa impazzire: ma questi eyeliner sono l'unica cosa che non mi ha entusiasmata più di tanto. Lo 02 è viola, lo 03 è platino. Il "difetto" che ho riscontrato (comune in ogni caso a tutti gli eyeliner glitterati testati finora, tra cui quelli Mua) è che in realtà il colore non salta fuori come ci si aspetterebbe. Mi spiego meglio: a prescindere dalla tonalità e dal fatto che lo si usi o meno su un ombretto, alla fine sembrano tutti indistintamente trasparenti, fatta eccezione per qualche pagliuzza colorata che di tanto in tanto salta fuori. Spezzo una lancia in favore dell'applicatore: la punta è rigida, a differenza di quelli Mua, e la stesura ne guadagna.
Correttori stick: Uno è verde, l'altro è bejge. E devo dire che mi sono piaciuti entrambi. Il primo l'ho utilizzato, come la ruota dei colori vuole, per mascherare rossori e foruncoletti. Non aspettatevi miracoli, ma se posso giurarvi che maschererà un po' le imperfezioni che volete nascondere. Ancor più sorprendente quello bejge, che ho usato, picchiettando, per celare le occhiaie di un'estate fitta di pensieri e povera di sonno. Le copre in maniera molto naturale, senza appesantire la zona trattata. Pratico e molto igienico il formato stick, che continuo a preferire a barattolini dai quali il prodotto va prelevato con i polpastrelli.
E qui mi fermo. Resterebbero, in realtà, altri due prodotti da recensire. Ma ritengo che non sia il momento giusto per farlo. Si tratta di un fondotinta e di una cipria compatta: preferisco posticipare queste due review. Non sono solita usarli d'estate, e penso che probabilmente la recensione ne avrebbe risentito. Appuntamento, dunque, a tra qualche mese, con un secondo post tutto targato Mesauda! Conoscete questo brand? Se sì, cos'avete testato? Vi dirò, mi ha convinta! E quando avrò modo di girare l'Italia e di trovare punti vendita (da me non ce ne sono) non mi farò mancare un bel bottino! Se vi ho incuriosite questo è il loro sito internet! Buona navigazione!
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