La “messa beat” trae ispirazione dalle innovazioni impresse alla Chiesa cattolica dal Concilio ecumenico Vaticano II. Con l’avviata riforma liturgica, il Concilio tendeva in particolare ad ottenere un maggior coinvolgimento del popolo nelle celebrazioni. Viene così introdotto il nuovo rito della messa, con importanti modifiche, quali l’uso della linqua nazionale anziché del latino e il sacerdote rivolto verso l’assemblea e non più verso l’altare. Verso la metà degli anni ’60, il maestro Marcello Giombini, autore di colonne sonore di western all’italiana, ebbe così l’idea di scrivere, in collaborazione con il paroliere Giuseppe Scoponi, canzoni a sfondo religioso, con sonorità beat, volte soprattutto a fare presa sui giovani.