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Da Bussola
Mia madre a 3 anni perse sua madre e rimase orfana, lei con altri due fratelli. Suo padre dopo poco si risposò con una seconda donna da cui ebbe altri 3 figli.
Se sei ricco e anche un bell’uomo, non ci metti molto a trovare una seconda donna.
Le scuole dell’obbligo mia madre le ha passate in collegio, con la sorella più grande. Una volta cresciuta è ritornata in paese, con la famiglia.
La storia di mia madre da piccola era affascinante quanto un racconto dell’ottocento. Aveva tutto: tragedie, amori fraterni indissolubili, fantasmi, tradimenti.
L’idea che mia madre fosse rimasta orfana molto giovane, ha fatto sempre temere a mia madre, me e mia sorella che lo stesso potesse accadere nella generazione successiva. Non c’è compleanno, natale e festeggiamento che mia madre non ringrazia Dio di aver la possibilità di poter vedere le sue figlie crescere.
E lo stesso facciamo noi.
Mia madre ha un rapporto speciale con i cani. Lo ha sempre avuto anche da bambina. Una volta piccolissima si perse in una campagna, la ritrovò il pastore tedesco di famiglia che la prese per il vestitino e la trasportò di peso a casa. Riuscì a non farle male e a non strapparle il vestito. I familiari la videro rientrare in quel modo e rimasero a dir poco senza parole.
Un’altra volta mentre dormiva, sentì l’ululato di un cane in casa. Era adulta e ormai madre di me e di mia sorella. Si svegliò immediatamente e andò nelle altre stanze a controllare dove si fosse nascosto il cane (pur non sapendo di non aver nessun cane in casa). Non c’era nessun cane (come era ovvio che fosse) ma in cucina c’era stato un cortocircuito tra i fili elettrici del frigorifero, e l’elettrodomestico stava iniziando a prendere fuoco. Se non fosse stata svegliata da quell’ululato probabilmente sarebbe finito tutto in tragedia.
Anche in altre situazioni i cani le hanno segnalato situazioni degne di attenzione.
Un’anziana del paese diversi anni fa, le disse che i cani sono i messaggeri dei defunti. Mia madre non trovò il fatto improbabile.
Ho fatto una ricerca su internet e non ho trovato granché sull’argomento.
I Celti pensano questo…..
Per i Celti il cane era visto come un essere appartenente a due mondi: quello umano e quello spirituale. E' simbolo di protezione della comunità umana dei vivente, ma anche dei defunti, essendo il guardiano del regno dei morti, animale caro alla Dea, come guardiano del suo regno e dei suoi misteri. Il cane ha anche funzioni di guaritore, ed è quindi associato alle acqua curative e al potere di guarigione.
Certo noi Salentini, con i Celti non abbiamo mai spartito niente….
Io ho smesso di farmi domande sull’argomento…. Anche perché l’idea di aver un morto in paradiso che parla con un cane e ti avvisa se c’è qualche problema…. Alla fine non è poi così malvagia.
Vi linko ad un precedente post dove c’è mia madre che gioca con una farfalla cliccate qui
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