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MESSAGGERO READ ALONG #1: Prima parte

Creato il 19 gennaio 2015 da Anncleire @anncleire

 MESSAGGERO READ ALONG #1: Prima parte

 

Ciao gente, non potete capire quanto sia emozionata a scrivere questo recap, ma a giudicare dai vostri commenti anche voi non scherzate quanto ad entusiasmo. Sono veramente contenta di sapere che questa iniziativa è ancora così sentita, e che voi, mie adorate, siete ancora qui a sostenermi e a partecipare. Come sempre il Read Along è un pezzo della mia esistenza da blogger perché mi ha dato modo di conoscere quelle ragazze senza cui ormai non riesco più a vivere. L’esperienza di lettura corale è talmente magica ed emozionante che la consiglio vivamente a tutti. Non solo da modo di instaurare legami meravigliosi ma è un vero espediente per leggere di più, vi fornisce la scusa per leggere almeno qualche capitolo la settimana e poi volete mettere leggere i commenti degli altri partecipanti? Scorrazzare per la tagboard mi dà sempre modo di scoprire cose a cui non avevo riflettuto e mi regala punti di vista che mi sarei solo sognata. Insomma è un’esperienza di lettura diversa, ma completa, che una volta provata diventa irrinunciabile. Sono contenta di vedere che i vecchi partecipanti si ritrovano ancora, insieme ai nuovi, che non mancano di sorprendermi con la loro gioia e il loro essere fenomenali. Io vi adoro, tutti!

Ed eccole le partecipanti:

Amaranth del blog La Bella e il Cavaliere

@ciaradh_ & @kiadalpi del blog Ikigai

@dituttocuore del blog Di Tutto Cuore

Dorothy

Fede

Leryn

@Mirya_76 la scrittrice di Di Carne e Di Carta e Trentatré

@SpeziaC

@Veroluc85

@zikaren28

 

MESSAGGERO READ ALONG #1: Prima parte

 

I loro commenti sul RA e il libro!

Fede: mi sta piacendo molto e prima di iniziarlo avevo molti dubbi

@ciaradh_: Il libro mi sta piacendo un sacco e mi dispiace non essere riuscita a commentare più di tanto, ma gli esami mi hanno uccisa.

Dorothy: Nonostante sia sempre rimasta ferma a fine capitolo 3 i tuoi RA mi sono mancati tantissimo! Infatti non vedo l’ora che sia domani per poter recuperare e essere più attiva! In ogni caso per ora Ed mi sta già molto simpatico.

Amaranth: Avresti dovuto vedermi quando ho scoperto che organizzavi questo RA. Ero curiosa del libro, mi piacciono i tuoi RA, quindi…  Ero un po’ dubbiosa all’inizio, ma ammetto che ora mi ha catturata e si lascia leggere; è un libro particolare, soprattutto per il protagonista.

@Mirya_76: Mi era mancato tantissimo!

@zikaren28: Sììììì. L’esperienza del RA è unica, incredibile. Deve essere prescritta a tutti! Antistress, antinoia…antilife’s shit.

@Speziac: il libro mi piace un sacco, anche se sono rimasta un po’ indietro! adesso intendo recuperare però! non sono molto brava, lo so.

Leryn: Si mi sta piacendo tanto il RA  nel weekend conto di leggere le pagine che mi mancano al termine della prima parte. Ed è un disastro, spero che l’autore sia clemente con lui.

@dituttocuore: Il libro mi sta piacendo molto (sto iniziando la terza parte) piccola teppistella che non sono altro. Si che mi mancava il RA!!

@kiadalpi: Il libro mi sta piacendo molto, non ho commentato gran che finora perché, causa esami, l’ho iniziato solo ieri.

 

Sono rimasta vagamente sconvolta dal fatto che nessuno mi abbia mandato a quel paese, perché francamente lo stop settimanale mi ha lasciato completamente sconvolta.

MESSAGGERO READ ALONG #1: Prima parte

 

 

MESSAGGERO READ ALONG #1: Prima parte

 

 

MESSAGGERO READ ALONG #1: Prima parte

 

Abbiamo conosciuto il nostro protagonista, Ed, un tassista diciannovenne a cui viene affidato un compito. Il modo di raccontare di Zusak resta crudo e diretto, senza grossi fronzoli, ma coinvolgendo direttamente il lettore che segue la vicenda, che fissa attonito la pagina.

Ma bando alle ciance, come al solito non sono io a fare il RA, ma sono i lettori a completare il puzzle del recap. Perciò vi lascio al riassunto settimanale ricordando che NON POSSO GARANTIRE LO SPOILER FREE perciò avvicinatevi alla lettura con cautela.

 

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La prima parte: Un piccolo riassunto

Dopo essersi salvato da una rapina in una banca ed essere diventato un eroe, Ed riceve per posta un asso di quadri con una serie di tre indirizzi. Inizia così una ricerca che lo porterà a trasformarsi in un Messaggero, mentre visita le persone che gli sono state affidate per capire come aiutarle…

 

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La prima parte: I nostri commenti su Twitter

Come per gli ultimi RA, dopo averne testato l’affidabilità vi rimando alla Tag Board in cui sono riuniti tutti i tweet segnati dall’hashtag #PABMessRA. Vi ricordo che se avete un account protetto su Twitter i vostri commenti non compariranno.

http://twubs.com/pabmessra

 

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La prima parte: La discussione

 

- Avete mai preso un taxy?
Anncleire: Fino allo scorso luglio non avevo mai preso un taxy in tutta la mia esistenza. Passare sei mesi a Bruxelles mi ha dato modo di spuntare molte prime volte. Come andare da casa nostra ad Ixelles fino a Gare du Midi alle tre di notte e passare sei ore in aeroporto. O salire su un taxy sempre di notte, dopo la giornata più terribile di sempre il 1 settembre 2014.

Fede: Tantissimi, pur essendo una persona molto indipendente non ho una macchina (e la mia patente è in un cassetto a prender polvere) quindi i taxi sono una comodità a cui non potrei mai rinunciare.

@ciaradh_: Ho preso un paio di taxi mentre ero in Irlanda, magari dall’aeroporto alla stazione dei bus o fino a casa se uscivo la sera.

Dorothy: Ho preso diversi taxi, da quello spericolato a quello che ha rispettato tutti i cartelli stradali (facendomi quasi perdere il treno). Ho provato persino i taxi newyorchesi, da fermare buttandosi in mezzo alla strada e dotati di televisione/mappa virtuale sui sedili posteriori.

Amaranth: Stavo per rispondere di non aver mai preso un taxi e poi mi sono ricordata di Dublino. Avevo l’aereo di ritorno molto presto, per cui ho dovuto prendere un taxi. Ricordo pochissimo di questo particolare XD

@Mirya_76: Certo che ho preso un taxi, ma la mia esperienza è stata sempre diversa da quelle dei libri: i miei tassisti non dicevano mai una parola. Forse li intimidivo col mio metro e sessanta?

@zikaren28: Yes, ed è stato anche un salasso! 70 euro per soli, dico soli 10 km!! Me li avrei fatti di corsa se non era mezzanotte!

@Speziac: una volta quando ero a Roma in vacanza con i miei… ma ero piccola e non ricordo assolutamente nulla!

Leryn: Taxy ne ho presi moltissimi soprattutto perchè negli ultimi anni ho avuto problemi anche nel percorrere brevi distanze. Ho i numeri memorizzati nel cellulare xD

@dituttocuore: si diverse volte soprattutto quando vivevo a Milano e rientravo la sera tarda da sola

@kiadalpi: che io ricordi no. Quindi magari in questo momento mi sfugge, però non mi sembra.

@veroluc84: Ho preso il taxi svariate volte, sia a Roma che all’estero; a Roma una volta mi sembrava di essere nel video gioco di Carmageddon, l’autista era un pazzo scatenato che a malapena si fermava al semaforo! Esperienza che non auguro a nessuno

 

- Qual è il vostro gioco con le carte preferito?
Anncleire: Partiamo dal presupposto che vengo da una famiglia in cui le carte scorrono nel sangue. Ricordo sempre la mia vita con un mazzo di carte al seguito. Non credo di averne uno in particolare, dalla briscola a rubamazzo, da Assassino a Macchiavelli, da Burraco a scopa, credo di apprezzare qualsiasi gioco. Sia con le carte francesi che con le piacentine (o le napoletane o come le chiamate).

Fede: Non sono una vera appassionata dei giochi di carte e l’unico che ho imparato è il conchè.

@ciaradh_: Macchiavelli, appena possibile. Purtroppo a tanta gente non piace quindi si finisce sempre a giocare a Briscola o a Scala40, ma io ci provo sempre.

Dorothy: Il mio gioco preferito è Cirulla anche se ultimamente mi sto specializzando nel Burraco.

Amaranth: Odio i giochi di carte: mi annoio.  Direi che tra tutti preferisco macchiavelli perché è semplice semplice.

@Mirya_76: Il mio gioco con le carte preferito è scala 50, una sorta di bridge. Mi piace molto la pianificazione al posto della fortuna.

@zikaren28: Mmmh, non sono tanto appassionata. Gioco a scopa con la nonna

@Speziac: ramino, macchiavelli o poker! a poker vinco a volte anche se non so mai come o perché…ramino (e briscola) sono i giochi della mia infanzia!

Leryn: non amo i giochi di carte, se posso li evito sempre. A Tombola a Natale mi costringono perché fosse per me passerei il tempo chiacchierando. Trovo carino Cucù anche se perdo subito le vite a disposizione. Mi arrivano sempre carte basse.

@dituttocuore: come Kia mi piace moltissimo Machiavelli, ma anche un gioco americano che si chiamo Rook ed è una sottospecie di machiavelli ma molto più competitivo.

@kiadalpi: Machiavelli tutta la vita, passerei le serate a giocarci.

@veroluc84: Io adoro machiavelli, anche se perdo puntualmente (non sono una grande stratega) e inoltre non trovo mai nessuno per giocare perché mi dicono che è troppo lungo; allora ripiego sul burraco(e perdo anche lì).

 

- Siete mai stati intervistati per qualcosa?

Anncleire: Ahimè si… diverse volte. Quella più clamorosa quando sono comparsa nel Tg Itinerante di Rai Tre… e non aggiungo altro!

Fede: No mai sono troppo timida.

@ciaradh_: Mmm si, un’intervista sulla mia esperienza in Irlanda alla radio regionale. É stata un’esperienza imbarazzante da morire, ma molto interessante.

Dorothy: Dalla televisione mai, odio la mia voce e mi vergognerei troppo. Una volta mi aveva telefonato a casa un giornalista di un famosissimo quotidiano locale per farmi qualche domanda. Pur non avendo rilasciato alcuna intervista il giorno dopo è apparso comunque l’articolo, mezzo inventato ovviamente.

Amaranth: Non sono mai stata intervistata. Spero che questo risponda a verità. Altrimenti vuol dire che ho semplicemente rimosso XD

@Mirya_76: Tante volte, ed ogni volta ho dato il peggio di me. Anche se non sono sicura di avere un limite in quel senso.

@zikaren28: No, per fortuna! Troppo imbarazzante!

@Speziac: no mai, per fortuna!

Leryn: si, ho rilasciato un paio d’interviste. Parlare davanti ad una telecamera mi mette a disagio, faccio una grande fatica. Abbiamo dovuto cancellare e ricominciare le riprese. Fortunatamente tenere un discorso davanti ad un vero pubblico non mi dá questi problemi


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