Prima dei complimenti arrivano sempre le critiche, soprattutto di quelli/quelle che si fanno spaventare dal titolo del mio libro “come tenersi un uomo” e non sfiorano nemmeno la copertina pensando “figurati, a cosa mi serve un libro del genere?“. Perchè leggere le cagate romantiche di Fabio Volo o di Moccia ti serve davvero a qualcosa?!? Appurata questa verità inappuntabile, la forma del “manuale” è sempre esistita ed in questo periodo è molto trendy: manuali d’amore (idioti), manuali sul bon-ton, manuali sullo stile (scritti da contadine), manuali di cucina, manuali per il diy, manuali sul sesso…Ecco, vorrei spezzare una lama a favore dei manuali in genere e soprattutto in favore dei MIEI…;)
“Capisco che in teoria è tutto molto bello, in pratica è sempre un gran casino, tutta la storiella si complica, subentrano un sacco di impercettibili varianti di storie e persone e quegli antichi sentimenti che guastano sempre le feste annebbiando la vista, stordendo il cervello e scuotendo il cuore. Senza lucidità è difficile agire, ragionare e fare il punto onesto delle situazioni. Ecco perché ci sono i manuali. Perché ogni tanto è necessario fermarsi per una pausa riflessiva alla ricerca di consigli e conferme che sono già insiti nel nostro essere ma che vengono momentaneamente rimossi.”
Immaginate di avere un angioletto consigliere nella vostra libreria, consultabile in qualsiasi momento e per qualsiasi dubbio (anche quando la vostra migliore amica non vi risponde al telefono perchè sta cercando di conquistare il figo da spiaggia appena conosciuto). Insomma, La Bruttina in spiaggia ci sta meglio dell’ultimo mattone di Dan Brown…e ricordatevi di lasciarlo in bella vista sul lettino per incuriosire i passanti Buona Estate!!!Ps: Mi preme anche ricordare che si tratta di un libro unisex. Adatto a LEI, sia che abbia un uomo sia che non ce l’abbia, per tenerselo ma anche per liberarsene (doppio uso, doppio valore). Adatto a LUI, per capire qualcosa del mondo femminile, per trovare un po’ di complicità, per imparare a riconoscere segnali evidenti e pararsi un po’ le chiappe. Che non si dica poi che il libro è femminista. Io sono solo femmina