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Messaggio di Natale del Vescovo Carlo

Creato il 23 dicembre 2012 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Messaggio di Natale del Vescovo Carlo


Il messaggio augurale del Vescovo in vista delle feste di Natale
Un presepio per noi 
A Natale Dio “si fa piccolo”. L’espressione viene dai Padri della Chiesa e tradisce una grande fede nell’incarnazione del Figlio di Dio che, nella più estrema semplicità, ritorna ad abitare con l’uomo, soprattutto con l’uomo più disadorno, umile, quasi insignificante. L’uomo che siamo noi. 
Ma l’uomo non è mai insignificante perché è immagine vivente di Dio, fatto a sua somiglianza. Qui sta condensata tutta la sua dignità. In quel “tenero Bambino” la fede vede la bellezza ineffabile di Dio, ma anche la sua mirabile figura umana, mai vista prima. Dio si unisce all’uomo e lo innalza fino a sé. Di questo evento la tradizione cristiana del Natale ripresenta una straordinaria veduta nel presepio, vera e suggestiva narrazione visiva e popolare, bella come un incanto. 
Questo miracolo di Natale risveglia in noi sentimenti indicibili. E subito siamo ripieni di stupore nel sentirci noi stessi partecipi del presepio, accanto agli angeli, ai pastori, agli umili e ai piccoli, ma soprattutto a Maria e a Giuseppe. Così ci mettiamo anche noi in corteo – come in una grande compagnia – per andare alla culla per vedere e stare con Gesù. 
Adesso fermiamoci davanti a Lui nel nostro presepio di casa. Il Bambino è lì che ci guarda e ci imprime nel cuore un’immensa tenerezza, ma anche ci fa scorrere nella mente tante immagini e memorie. In lui vediamo il bambino che è in noi e tutti i bambini della terra, soprattutto i volti dei bambini massacrati, denutriti, affamati che affollano le città e le nazioni. 
Il Bambino sta nel presepio e il presepio è l’immagine del mondo. Quale mondo? E’ il nostro mondo che vive le strettezze drammatiche di una crisi morale, culturale ed economica. E’ il mondo che soffre guerre e violenze, povertà e miserie infinite, ma è anche il mondo che attende un Salvatore. Ecco il Bambino che nasce di nuovo nel mondo per confermare la speranza che si può cambiare vita se impariamo ad essere più sobri, più solidali, più fraterni. 
Perché in realtà quel Bambino non è un semplice bambino. Egli è colui che salva il mondo. Senza di lui tutto perde di consistenza, tutto si dilegua, e la vita diventa buia e piena di disperazione. Noi abbiamo bisogno di quel Bambino, l’unico credibile e affidabile salvatore del mondo. 
Nella serena letizia del Natale, ti prego di non perdere l’invito di incontrare Gesù nel presepio. Lui ti ascolta, lui ti parla. Se ti soffermi un attimo, scoprirai che credere in lui ti fa felice la vita. 
Infine allarghiamo il nostro cuore e il nostro sguardo. Il Natale è festa universale. Come mi scrive il nostro don Pierluigi, missionario in Kazastan: “Qui ci prepariamo al Natale accompagnati dai doni di luce e di certezza nel Signore. Gesù abbraccia tutta la nostra povera umanità e ci fa partecipi dello splendore del Figlio di Dio”. 
Ecco in poche parole il nostro augurio. Buon Natale! 
+ Carlo, Vescovo 
Messaggio di Natale del Vescovo Carlo Auguri di Natale del Vescovo Carlo
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