Crediti: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington.
Questo video mostra l’intera superficie del pianeta Mercurio ottenuta dalla sonda Messenger della NASA e pubblicata nei giorni scorsi.
I colori non sono quelli che potrebbero apparire all’occhio umano ma piuttosto permettono di mettere in evidenza le differenze chimiche, mineralogiche e fisiche tra le varie rocce che compongono la superficie di Mercurio.
Giovani raggi che si dipartono dai crateri d’impatto appaiono in luce bianca o blu. Le aree di colore blu e blu scuro sono le aree che vengono definite dai geologi di “bassa riflettanza” e che sono pensate essere ricche di minerali opachi e scuri. Le zone di colore marrone sono pianure formatesi da eruzioni di lava molto fluida. Il gigantesco bacino Cloris è visibile come una macchia color marrone di forma abbastanza circolare situata appena a destra del centro dell’immagine qui sopra.
Crediti: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington. Cliccare per ingrandire.Qui sopra, la parte opposta del pianeta, non visibile nella prima immagine della NASA. Il cratere in alto a destra i cui raggi si estendono in tutto il pianeta è il cratere Hokusai.
La sonda Messenger è la prima sonda umana ad orbitare intorno al pianeta Mercurio ed è composta da un set di sette strumenti di alta tecnologia. Durante il primo anno di missione, Messenger ha inviato a Terra ben 88 746 immagini. La missione è stata prolungata di un anno, durante il quale è prevista l’acquisizione di altre 80 000 immagini per sostenere gli obiettivi principali della missione.
Fonte Messenger – Colors of the Innermost Planet: View 1 – http://messenger.jhuapl.edu/gallery/sciencePhotos/image.php?page=1&gallery_id=2&image_id=1095
Colors of the Innermost Planet: View 2 – http://messenger.jhuapl.edu/gallery/sciencePhotos/image.php?image_id=1094
Sabrina