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Messico, donna indigena costretta a partorire in un prato

Creato il 09 ottobre 2013 da Molipier @pier78
Messico, donna indigena costretta a partorire in un prato Daniela Daniela vedi altri articoli 09 ottobre 2013 15:00

Sta facendo il giro del mondo la foto di Irma Lopez Aurelio, la donna indigena costretta a dare alla luce il suo terzo figlio davanti a una clinica dell’Oaxaca in Messico. Gli infermieri le avrebbero impedito di entrare a causa di uno sciopero e perché non sapeva esprimersi in spagnolo. Una foto inquietante della neomamma (che noi proponiamo per metà nascosta dai pixel) e il neonato con il cordone ombelicale ancora attaccato compare a tutta pagina sull’ultimo numero de “La Razon”, pubblicazione messicana.

Le ragioni per cui la donna abbia dato alla luce il bimbo fuori dalla struttura, non sono ancora state chiarite. Dopo il parto, la mamma e il neonato sono stati portati all’interno dell’ospedale per le cure necessarie.

La donna, 28 anni, si era svegliata a casa sua poco prima delle due del mattino del due ottobre scorso per le contrazioni sempre più forti. Insieme al marito ha raggiunto a piedi l’ospedale più vicino, situato a San Felipe Jalapa de Diaz. Quando la coppia è arrivata, la donna era in condizione di parto imminente. Il personale sanitario ha visitato la donna, ma poi non l’ha ammessa. Secondo quanto spiegato da fonti dell’ospedale, in quel momento la struttura aveva un numero ridotto di personale per uno sciopero.

Secondo La Razon, l’accaduto è “giustificabile” con un’incomprensione linguistica in quanto la coppia proviene dalla Sierra Mezateca, zona dove lo spagnolo è poco parlato.

Due ore dopo l’ingresso in ospedale, verso le otto del mattino, la signora Lopez si è poggiata su un ginocchio sul prato antistante la clinica e ha partorito da sola. Le sue urla hanno attirato le persone che si sono affacciate alle finestre degli edifici accanto. Un fotografo è riuscito a immortalare la scena alcune frazioni di secondo dopo il parto. Membri dello staff dell’ospedale sono subito accorsi sulla scena e si sono presi cura della neomamma e del nuovo nato.

Su quanto accaduto le autorità sanitarie locali hanno aperto un’inchiesta: secondo quanto spiegato dal segretario dell’Ospedale di Oaxaca, il personale paramedico avrebbe semplicemente detto alla coppia di aspettare fuori dalla struttura in attesa che fosse preparato tutto l’occorrente per il parto. L’uomo ha poi sottolineato come la donna avesse difficoltà a comprendere lo spagnolo.

Quanto al bambino, fortunatamente, nessuna conseguenza: è un maschio, pesa 2 chili e 400 grammi ed è in buona salute.


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