Si è spento in Messico all’età di 74 anni il noto scrittore messicano Josè Emilio Pacheco, poeta cantore della speranza, vincitore del Premio Cervantes 2009. Secondo quanto riportano le agenzie la figlia Laura Emilia Pacheco ha spiegato che suo padre è stato ricoverato due giorni fa in terapia intensiva in seguito a un trauma cranico riportato dopo essere caduto; ieri sera un attacco cardiaco gli è stato fatale.
Pacheco è considerato uno dei più grandi poeti contemporanei e uno dei maggiori intellettuali ispanoamericani del Novecento, i versi di Pacheco sono dominati dal senso della desolazione, temperato dal tono epigrammatico e ironico, hanno sempre uno sguardo sul futuro, visto con fiducia nonostante i problemi piccoli e grandi dell’esistenza. Ha pubblicato decine di raccolte di poesia e racconti. In italiano sono stati tradotti la raccolta in versi ”Gli occhi dei pesci. Poesie 1958-2000” (Medusa Edizioni 2006) e il romanzo ”Le battaglie nel deserto” (La Nuova Frontiera 2012).
Nato a Città del Messico il 30 giugno 1939, Pacheco è stato traduttore dall’inglese di T. S. Eliot, Samuel Beckett, Tennesse Williams e Oscar Wilde, saggista e narratore. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali Premio Octavio Paz (2003), il Premio Pablo Neruda (2004), il Premio Ciudad de Granada Federico Garcia Lorca (2005), il Premio Reina Sofía de Poesia Iberoamericana (2009). Nel 2009 è stato anche insignito del Premio Cervantes, il Nobel della letteratura di lingua spagnola. Con Sergio Pitol, Carlos Monsivais e Juan Vicente Melo, Pacheco era uno dei protagonisti della “generazione degli anni Cinquanta” che rinnovò i temi della letteratura messicana contemporanea.
Tra le raccolte di poesia si ricordano ”Los elementos de la noche” (1963), ”No me preguntes como pasa el tiempo” (1969), ”Tarde o temprano” (1980), ”Los trabajos del mar” (1984), ”Miro la tierra” (1986), ”Ciudad de la memoria” (1989). Sperimentazione formale e intensita’ espressiva caratterizzano i suoi racconti (”El viento distante”, 1963; ”El principio del placer”, 1972; ”La sangre de Medusa y otros cuentos”, 1990) e i romanzi (”Moriras lejos”, 1967). Ha curato ”Poesia mexicana del siglo XIX” (1963) e ”Antología del modernismo, 1884-1921” (1970). E’ stato professore alla Universidad nacional autonoma de Mexico e alla University of Maryland, dal 1986 era membro del Colegio nacional messicano.