"La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolga tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità".
Queste parole di Paolo Borsellino rappresentano il punto di partenza del progetto artistico che vorrei realizzare a Messina, sul Viale Giostra, per commemorare e onorare le vittime e i martiri della mafia.
Il monumento proposto è costituito da un grande monolite in bronzo (o altra lega metallica), largo 8 metri e alto 4, che come una lama trafigge il terreno di una terra troppo spesso bagnata dal sangue di vittime innocenti.
L’opera si presenta con una grande cavità centrale che riproduce i confini della Sicilia, con la quale si vuole riportare alla mente il vuoto che hanno lasciato tutte le vittime della mafia, dai cittadini ai rappresentanti delle forze dell´ordine, dalla magistratura alla chiesa.
La parte visibile del monumento sta, invece, ad indicare le cose che rimangono in eredità dal loro impegno e sacrificio, dove saranno incise, in rilievo, le frasi più importanti e significative di Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Don Pino Puglisi, Peppino Impastato, Rosario Livatino e Carlo Alberto Dalla Chiesa, che renderanno l’opera dedicata e intelligibile.
L’obiettivo è quello di costruire un manufatto di forte impatto simbolico ed emotivo che possa attirare gli sguardi delle tante persone che continuamente attraversano quest’area. Una scultura però, non solo da osservare, ma anche da toccare, attraversare, vivere; un’opera che riassumendo i dovuti valori simbolici, risulta essere anche un contenitore di informazioni, utile a spingere le persone a riflettere per avviare un processo di maturazione e consapevolezza.
Andrea Ximone©