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Metodi per sentirsi diversamente intelligenti

Creato il 16 ottobre 2012 da Lacocchi @laCocchi
Cambiare lavoro ultimamente mi viene bene tanto quanto cambiare fidanzati.
Sei noioso? Ti lascio. Diventi ripetitivo? Me ne trovo un altro. Te ne fai altre due? Addio, rimpiazzami pure che io non ti voglio.
La cosa più difficile nel finire le relazioni e cambiare fidanzati, si sa, è cominciarne un'altra, cominciare a conoscere di nuovo qualcuno.
No perché magari con il vecchio fidanzato uscivate il giovedì e il venerdì restavate a casa a fare all'amore. E invece il nuovo fidanzato vuole fare l'amore tutti i giorni e il venerdì vuole uscire con i suoi amici.
Oppure ad uno piaceva il peperoncino e l'altro è allergico. E uno era vegetariano e l'altro invece le verdure le schifa.
Conoscere qualcuno di nuovo è il metodo perfetto per sentirsi diversamente intelligenti, se ci pensate.
Ché ogni tanto, mentre siete fuori a cena con quello o quella nuova e cercate argomenti di conversazione che non siano troppo né troppo poco, quando dopo i baci non dite "vieni da me" perché  magari è troppo presto o magari è troppo tardi e sembra che vogliate solo una cosa, e allora vi chiedete cosa state facendo,  vi dite che magari era meglio restare nella vostra abitudine e nelle vostre sicurezze che tu ti addormenti sempre a destra e lui si addormenta sempre a sinistra.
Cambiare lavoro è esattamente uguale. E' il metodo migliore per sentirsi diversamente intelligenti.
E' ricominciare da capo una relazione con qualcuno che vedrete per la maggior parte della giornata e di cui non sapete uno stracazzo di nulla. O magari sapete qualcosa, tipo che avrete certamente una mail con il vostro nome e cognome che spedirete fieri a tutti gli amici e alla mamma "GUARDA, HO LA MIA MAIL", ma per il resto potreste conoscere di più le abitudini alimentari di, che ne so, Kate Moss piuttosto che il vostro nuovo lavoro.
Io per esempio, conosco benissimo le abitudini alimentari di Kate Moss, riassunte in un basta non mangiare, ma non conosco molto bene come fare la maggior parte delle mansioni richieste nel nuovo, entusiasmante capitolo della mia vita lavorativa: la manager al pub.
E quindi eccomi lì, rinchiusa nell'ufficio scantinato, seduta davanti ad un computer alle due della mattina che conto soldi che non dovrebbero essere lì e viceversa, a imprecare i santi e le piaghe d'Egitto, i numi e la mia compagna di classe del liceo che non mi faceva copiare i compiti di matematica, e la mia professoressa che non si è applicata abbastanza per far luce alla mia causa persa contro la matematica.
Sbagliare i conti mi fa sentire come quando gli altri sbagliano un congiuntivo, come quando dalla bocca di un'altra persona esce un "Gli piace" riferito a una lei, come quando leggo a me mi, come quando il tizio che sto conoscendo mi dice che è appassionato di genetica biomolecolare astronautica e io non so nemmeno che cosa sia.
Mi fa sentire diversamente intelligente, e anche se stiamo imparando a conoscerci, io vorrei sapere già tutto e invece non so niente.
Allora eccomi di nuovo lì a contare lo stock di alcolici che abbiamo nella cantina del pub, che più che altro dalla disperazione me li berrei tutti, e poi eccomi di nuovo a cercare di ordinare galloni su galloni di birra, e a dare numeri a casaccio: "Allora, tre Heineken, quattro boh che roba è questa, Becks, cinque Guinness. Come, le avevo già ordinate? Ah."
Uh, e poi succede che un lunedì che finalmente sono a letto che mi godo il mio unico giorno libero ricevo un messaggio dal mio capo, che mi chiede se ho ordinato la birra perché non è arrivata la consegna e ora non c'è abbastanza alcool, e voglio dire, un pub nella gelida Albion senza birra è peggio che il girone dell'Inferno di Dante con la merda fino al collo.
E io rispondo, diversamente orgogliosa e ferita nella mia non intelligenza da manager che sta ancora imparando, che ovvio che ho ordinato la birra, che cosa pensa, che sia demente, che vuole che non mi sia ricordata che c'è il calcio sabato e che tutti saranno lì a chiedermi "Love, mi fai una pinta", e che insomma, va bene che sto imparando ma ti pare che lasci il pub senza birra per la settimana?
E lui risponde: "Quello che hai fatto era l'ordine per la settimana scorsa. Non abbiamo birra per questa settimana."
E in quel preciso momento sotto i miei piedi si è aperto un buco nel pavimento, e io ci sono caduta dentro, e passando giuro di aver visto la faccia di Dante che diceva:
"Girone dei diversamente intelligenti. Sezione pub inglesi con barili di birra vuoti e costante voglia di bersi una pinta. Così magari la prossima volta impari a ordinare, eh."

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