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Metro C inaugurata oggi e già devastata dall'acido dei vandali

Creato il 09 novembre 2014 da Romafaschifo
Roma è non solo l'unica città occidentale dove la assurda violenza dei vandali e dei teppisti travestiti da writers non viene considerata un problema grave, ma è anche l'unica città italiana ormai. L'unica città italiana (a Milano, per fare un paragone sensato, l'attenzione è altissima e arresti e processi si susseguono) nella quale la Polizia Locale si disinteressa del problema. La Polizia di Stato, specie quella ferroviaria, cerca di fare qualcosa ma è costretta a scontrarsi con leggi e magistrati tassativamente dalla parte dei banditi che tutto devastano.  Che ci obbligano a vivere nel degrado e nella umiliazione continua.
I risultati sono questi: bastardi che si aggirano con pericolosissime cariche di acido e massacrano i beni di tutti.  Scarabocchiando in maniera indelebile.
Ne ha fatto le spese anche la metro C che nel giro di poche ore dall'apertura ha iniziato il suo inevitabile processo di distruzione. Nulla deve essere in ordine, nulla deve restare pulito, non deve esistere rispetto. In un ambiente civile questi selvatici starebbero a disagio, dunque adeguano l'ambiente al loro livello. La cosa allucinante è che nessuno li ostacoli.  La cosa ancora più allucinante è pensare all'efficacia della sorveglianza interna: come è possibile che un individuo possa devastare beni pubblici inquadrato da decine di telecamere senza essere interrotto, acciuffato, riconosciuto? Quando al posto di uno sfigato vandaletto ci sarà un terrorista? Forse solo in quel caso si spiegherà agli addetti che in orario di lavoro si lavora e non si pensa a giocare e chattare sullo smartphone?
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