#mfw the last day. Every story needs a book

Creato il 26 febbraio 2013 da Patriziafinuccigallo

La settimana della moda milanese si è appena conclusa e lascia, come sempre, la sensazione di una festa ultimata. Un po' com'era a scuola, a fine anno, dopo gli esami di maturità. Qualcuno promosso, qualcun altro bocciato. Ciao ciao ci vediamo e poi, invece, chi li ha visti più.  L'unica differenza è che qui, al contrario, li rivedi sempre: le solite acconciature da street style, le sempreverdi signore della moda, qualche ragazzina nuova in cerca di shooting, tante fragilità che si nascondono dentro un cappello a tesa larga. Ma ciò che andrebbe visto davvero non si nota così facilmente. Stanzia silenzioso in qualche angolo di un party. Come My Red Book di Nava Design, vuoto al suo interno, che puoi riempire con la tua storia magari seguendo le orme del Red Book di Gustav Jung scritto tra il 1914 e il 1930.    L'ho trovato da Brian&Barry a Milano sorseggiando un frizzantino durante la Fashion Blogger's Lounge e l'ho fatto "indossare" alla bellissima Paola Bonetti, buyer donna dello store. Giusto per farvelo vedere. Stava laggiù, autorevole ma non troppo in mostra, in mezzo ai capi firmati del negozio.  Ecco, ogni tanto bisogna guardare più a fondo. Per scoprire, felicemente, che mai come in questa edizione della MFW le storie ci sono piovute addosso.  Poi c'è anche chi ha aperto l'ombrello. Ma era firmato. E ha creduto potesse bastare. Photo by Enzo Perego
Milan Fashion Week is over and it feels like the party is over. Like the end of the school year, after the exams. Some passed other failed the test. See you darling, and then they are gone forever. The only difference is that here you will meet them over and over again: the same hair, the same ladies, the new IT girl, a million personalities hiding behind a hat. What is really worth seeing is hard to notice. It is sitting somewhere at a party, like this red book. Empty on the inside, you can fill it with a story. I found it at Brian&Barry in Milan drinking bubbles with other fashion bloggers. It was there not showing off, surrounded by designer clothes. At times you need to look deeper. To find out that at this MFW we were showered in stories and faces. Some people decided to open the umbrella and thought it was enough.




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