Roland Topor fotografato da Stefan Moses, 1984
Non so se capita anche a voi (credo di sì, spero di sì). Ho un paio di libri che mi piacciono molto, ma in un modo strano. Ne ho letto in realtà solo alcune pagine, ma queste mi sono piaciute così tanto che poi ogni volta mi capitava di rileggerle e di non andare oltre perché convinto che solo con una grande lentezza, aggiungendo a poco a poco un altro frammento, avrei potuto godere appieno di quei libri. Ma poi come sempre il tempo sfugge e le pagine lette (e godute) rimangono sempre le stesse.