Questa riflessione volevo veramente farla…..Già ho messo un piccolo post su Facebook, ma volevo scrivere di questa sensazione. Ormai è noto, a chi mi segue con attenzione che, la vita ultimamente non è stata molto facile, e tutti gli errori fatti hanno creato intorno a me una serie di problematiche che piano piano stanno prendendo una luce differente. Ma quello che mi fa riflettere, è il comportamento di alcune persone, che non sono mai venute in contatto direttamente con le mie situazioni e, con cui non ho mai avuto nessun problema, ne di natura economica ne di natura professionale (così sgombro il campo per chi si sentisse messo sotto accusa); mi rivolgo invece a chi, frequentato assiduamente, ogni week end, da molti anni, circa 12, ogni week end, ogni sabato o domenica a seconda di dove si cenava; ecco proprio a lui. Scusa se mi permetto: ma dove sei? che fine hai fatto? non mi sembra che la tua persona sia mai stata messa in discussione ne abbia mai avuto nocumento dai miei comportamenti. Eppure subito pronto a schierarti con chi, a tuo parere doveva essere tutelato, e non ti è mai venuto in mente di alzare il telefono e chiedere: Come stai? eppure sei sempre stato a conoscenza del mio disagio anche fisico dovuto al momento particolare. Ma nulla il silenzio. Un silenzio che fa tanto rumore, un silenzio che mi porta indietro nel tempo e mi fa vedere un film tutto diverso dove si condivideva tutto, risate, vino, carne, juve, lazio, playstation; un silenzio che fa male, che ti porta a chiederti; ma tu che c’entri? ma ti sei chiesto se poteva essermi utile un confronto? una parola d’affetto oppure anche una cazziata. E invece il silenzio….il silenzio…..il silenzio……….ma quanto costa il silenzio? Una volta scrissi un’articolo “Amico….una parola spesso abusata”…..ti prego non mi deludere!
Maurizio