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“Mi dimetto”: L’addio della Polverini alla Presidenza della Regione Lazio.

Creato il 27 settembre 2012 da Ilnazionale @ilNazionale

“Mi dimetto”: L’addio della Polverini alla Presidenza della Regione Lazio.27 SETTEMBRE – Dopo tanto esitare, passato un primo momento in cui sembrava pienamente decisa a non lasciare il suo posto, Renata Polverini si è dimessa, travolta dallo scandalo Laziogate che ha visto tra i suoi più spiccati protagonisti Franco Fiorito. Il vaso di Pandora è stato aperto dalla Procura di Viterbo che, a seguito di segnalazione fatta da Bankitalia su movimenti di denaro all’estero giudicati sospetti, ha aperto un’inchiesta sui rimborsi elettorali del Consiglio Regionale, e precisamente su un milione di euro sottratti dalle casse del partito dall’ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio e presidente della commissione Bilancio.
Fiorito avrebbe infatti effettuato, dal 2010 a oggi, la stessa operazione bancaria per almeno 109 volte: bonifici per importi di 4.190 euro o 8.380 euro, trasmessi da uno dei due conti del Pdl alla regione verso i suoi conti personali, tra cui cinque in Spagna.
La causale del bonifico recita “articolo 8 della legge regionale 14/98″, ossia “il rimborso delle spese sostenute al fine di mantenere il rapporto tra eletto ed elettore”.

Ma la vera peculiarità dello scandalo è la “faida” sorta all’interno del Pdl laziale: infatti, quando Fiorito viene accusato di peculato non vuole andare a fondo da solo e inizia a produrre dossier su altre personalità del partito come Francesco Battistoni, suo successore. E così esce fuori una realtà ben più grande di quella che la stessa procura immaginava, un vero e proprio sistema di ruberie in cui soldi pubblici vengono destinati a ben altri scopi. Le fatture e le carte parlano di spese folli tra ristoranti romani a base di ostriche e champagne. Gli investigatori vanno avanti e a nome di Fiorito spuntano anche case (su cui sono in corso accertamenti) auto, spese gonfiate.
La cosa che stupisce è che Fiorito, oltre che capogruppo in Consiglio regionale, ricopre contestualmente il ruolo di tesoriere, ed é perciò colui che conferma le spese di altri consiglieri, quello che gestisce la cassa del Pdl: nel 2011 sono entrati 2.735.502,15 euro e ne sono usciti 3.110.326,15 e il bilancio è rimasto in attivo solo grazie all’avanzo dell’anno precedente (888 mila euro circa).
In tutto, l’ex consigliere avrebbe sottratto alle casse del partito circa un milione e trecentomila euro tra conti italiani ed esteri.

Cosa ha spinto Renata Polverini a dimettersi? Sul fatto che si tratti di dimissioni volontarie c’é qualche dubbio, perchè lo statuto della regione Lazio prevede il principio del simul stabunt simul cadent all’articolo 19 comma 4 così che, se la maggioranza dei componenti il Consiglio Regionale rassegna le proprie dimissioni, anche il Presidente cesserà di ricoprire la sua carica. La cronaca ci dice che è stata Renata Polverini che si è dimessa per prima ma, affermano i ”maligni”, più per non perdere la faccia che altro, perchè l’Udc aveva già fatto intendere che avrebbe richiamato i consiglieri restanti.
Di converso c’è da dire che la Polverini è andata a consulto più volte, dal ministro degli Interni e ieri sera da Monti, però nel frattempo il consulto con Berlusconi l’avrebbe fatta desistere. Insomma la buona volontà ce l’ha messa, bisogna però vedere vedere se ciò basta per considerarla estranea allo spirito di questo sistema malato, può darsi anche di sì.

Maria Elena De Tura


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