Arriva un momento nella vita di ogni donna nel quale ci si sente pronte per confessare quel peso che è rimasto sullo stomaco. Ebbene, io il bisogno fisico e mentale di raccontarmi un pochino e di ricordare a me stessa, che non si vive di sole ricette, l’ho raggiunto oggi pomeriggio. Tra i compiti di mia figlia, la cucina da rassettare, un’amica arrivata quasi all’improvviso per bere un decaffeinato in compagnia, la torta di carote che è in forno, dietetica anche quella! L’immagine qua a lato è quella dell’impasto pronto da infornare! Sto anche inscatolando gli oggetti vintage per il mercato di domenica da preparare…insomma non sono una santa, ma nemmeno una beata e non voglio fare la martire! Sono una donna, matura, floridamente matura e nel pieno della sua maturità ma non sto per andare ancora nella differenziata! Poi ho tolto tutti gli indumenti causa una vampata di quelle gagliarde, sono rimasta in mutande e reggiseno e chiudendo le tende, mi sono soffermata un attimo in bagno a guardarmi allo specchio. Quel che ho visto non mi è piaciuto per niente: avevo la farina per dolci sin nei capelli e sulla punta del naso, il grembiule ancora addosso sporco di carote, i capelli arruffati e raccolti in una crocchia come la nonna Abelarda! Ho cacciato un urlo che ha spaventato anche Alice e mi sono detta che quella che vedevo riflessa, non ero io, non potevo essere io! Io ho visto la brutta/orripilante/malefica, copia di Fabiana. La mia amica mentre sorseggiava il deca e comprava, poco convinta, qualche biglietto per la lotteria di Pasqua che ho organizzato con le anta, mi ha ricordato parecchie cosette di me stessa. Che mi hanno fatto pensare e riflettere molto, che mi sono andate di traverso, ma che sono vere perchè P.S. è una amica che stimo moltissimo!Non me le ha mai mandate a dire, non me le dice nel lato B, anceh se mi fanno male io voglio che le cose me le si dicano in viso! Dovrò bere una doppia tisana stasera, ma non alla melissa bensì al Rum per digerirle! Noi donne quando vogliamo sappiamo come prendere per le chiappe altre donne, siamo vipere velenose e veraci, mandiamo a quel paese un’altra consorella con un sorriso sulle labbra come nulla fosse. La mia amica mi ha ricordato che in questo periodo sono un poco giù, che sono dimagrita troppo e non dove dovrei( ma che carina!) che il viso è scarno e sciupato e che mi dedico troppo agli altri e poco a me stessa. Sì lo so che ha ragione, ha pienamente ragione, ma che mal di stomaco, ma dov’è andata Fabiana? Tu Fabiana, sei troppo buona, “sì va beh, buona e cogliona!” aggiungo io, “sei generosa e sempre disponibile ad organizzare eventi di beneficenza per la Parrocchia e per i bambini ammalati ,regali libri e tutto ciò che hai, ma ch ite lo fa fare? perdoni sempre e se ti chiamano corri!.”.Beh, quasi sempre, P.! Se me la lego al dito poi non va più via, ma ci metto trent’anni a legarmela al dito…. Si dà il caso che quest’anno il primo premio sia un uovo di Limoges che ho messo io a disposizione per la Lotteria, l’altro premio è un uovo da 3 kg. Di cioccolata fondente di scarsissima qualità.Pazienza! Si sa che le onlus, le Parrocchie, le organizzazioni benefiche, le damine di carità, le pie donne insomma….. vogliono trarre il massimo guadagno con la minima spesa. Pazienza! Ci sta, i miracoli non li sappiamo fare, anch’io ne faccio parte, ma non desidero stare alle regole delle parole non dette e della non verità. Costi quel che costi! Anche se a volte dico al gruppo ciò che penso. Che poi peraltro è la verità vera, non una bugia mascherata, io non ci riesco a far finta di nulla e quando mi prodigo e lavoro per tre, vorrei almeno un grazie, una telefonata o il famoso biglietto scritto a biro smangiucchiata. Io non posso prendere per il culo me stessa e nemmeno un’altra amica, ma perché noi donne siamo così stronze? Perché l’uomo è meno cattivo, più concreto e dice senza girarci troppo intorno ciò che pensa? Noi cominciamo con i “SE” e con i “MA”, con i “PERO’” e i “ma sai, non avevo tempo ed ero ammalata..e finiamo con i “non saprei, io non sono stata! tu mi conosci non l’avrei mai detto…losapevo che andava a finire così, ma sei proprio una iena, cambiati quell’abito che dimostri centoventi anni”…..E che capperi! Cosa ci vuole a dire la verità con garbo, con dolcezza, con fermezza ma la verità! Mi piacciono gli uomini perché non hanno la nostra vena di sadismo, non conoscono quei sotterfugi che solo noi femmine siamo capaci d’inventare per far colpo anche su un canarino! E’ primavera, forse sto meglio e forse mi sto anche svegliando da un lunghissimo letargo ma ribadisco il concetto: non me ne vogliano le mie sorelle in Eva, ma l’uomo, quello tosto e con le palle mi piace molto come modo di porsi e di rapportarsi nei dialoghi e nelle idee. Poi va da sè che noi donne abbiamo una marcia in più, solo che a volter innestiamo quella sbagliata. Mi piace sentire il suo parere di persona informata dei fatti e non inficiata da mestrui e menopause, o da voglie represse di sesso e affini! Adoro il parlare schietto e diretto, amo i pareri ed i concetti che il maschio esprime semplicemente, con naturalezza, in modo comprensibile anche ad un bebè. Insomma, domani parrucchiera ed estetista, via la farina e via i grembiuli, continuiamo con le verità senza invidie e gelosie, ma quante che ne annuso anche qua sopra in questo periodo!! Annuso chi è gelosa di me anche a distanza, annuso e respiro le invidie sterili e chi vuole fare a gara, io non parto nemmeno invece per le gare! Sono troppo pigra, mi piacciono le persone schiette ed un poco ruvide, quelle che ti prendono e ti fanno sedere ad un tavolino, spiegandoti con sincerità il proprio punto di vista! E sì che ne ho di amiche, di conoscenti, di colleghe di lavoro, il mio mondo è satollo di femmine, ma siamo tutte accomunate da parecchi comuni denominatori:l’invidia, la rivalità, la gelosia, il prendere per il culo l’altra, il prendere a volte il marito dell’altra, il volersi superare in tutto, il voler comandare su altre donne, lo sguardo viperoso, il non perdonare se una di noi sbaglia, il criticare se abbiamo i peli alle gambe, la voglia di distruggere una simile, non dimenticarci mai dei torti subiti, non perdonare…..ne potremmo citare altri di esempi di stronzaggine acuta tra donne, spero di avere molti iscritti uomini nel mio salotto e molti commenti maschili a questo articolo, volutamente provocatorio. Ho poche ma vere amiche, vorrei tenermele strette, ho pochissimi amici maschi, ne vorrei di più per capire da loro come va il mondo.
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