Mi scrive Franco Previte

Creato il 17 agosto 2010 da Diarioelettorale

Caro Diarioelettorale

Scusa le mie continue, moleste, ma necessarie insistenze sulla problematica del disagio psichico. Esse sono dettate dal timore che le elezioni politiche probabilmente avverranno e con esse si fermerà l’attività legislativa e governativa.
La riforma di questo settore, dovrà quindi aspettare ancora moltissimo tempo, (sono trascorsi 33 anni dalla legge 180/1978), mentre sulla società, ma sopratutto sulla famiglia continueranno a gravare i problemi più scottanti e più difficili, specie quello dopo la morte di colui/ei che sostengono il peso dell’assistenza e soprattutto per il non avere ancora una ragionevole sicurezza e certezza sui modi e tempi assistenziali di cui il proprio familiare superstite potrà disporre.
E questo vale anche per ciechi, sordi, sordomuti, malati fisici e come ho detto prima anche per gli handicappati psichici.
Non mi dilungo e spero nel tuo prezioso contributo per continuare a far conoscere questa situazione per il bene comune.
Grazie di cuore e cordiali saluti

Franco Previte

e questo è il suo ultimo contributo:

Ma perché non si riesce a concretizzare la vera solidarietà verso i disabili psico-fisici?

“Secondo le stime dell’ISTAT del 1994 (indagine multiscopo al domicilio delle famiglie), in Italia vivono al loro domicilio circa 2 milioni e settecentomila persone in età superiore ai 6 anni definiti disabili, uniti a quelli ricoverati in istituzioni assistenziali e sanitarie si giunge a circa 3 milioni di disabili”, così suddivisi:

con difficoltà motorie 1.100.000
ciechi totali o parziali 350.000
persone con problemi dell’udito 800.000
persone con disagio mentale *700.000
sordomuti 49.000
persone disabili 2.999.000
* Stimate in circa 10 milioni le persone colpite dalla depressione alla schizofrenia.

I rilevamenti sopra esposti sono tratti dal “Programma di Azione del Governo per le politiche dell’handicap 2000-2003” (testo a pag. 6) approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 luglio 2000 su proposta dell’allora Ministro per la Solidarietà Sociale On. Livia Turco (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari Sociali).

1.) Ancora una volta la n/s Associazione è molto preoccupata e con essa l’opinione pubblica per la mancanza di sostegno finanziario dei servizi pubblici inerenti il problema del disagio psico-fisico.
Nel dibattito in Parlamento sulla legge finanziaria 2010, nessuno (ivi compreso quelli che dicono di difendere la famiglia) ha riconosciuta l’urgenza di interventi legislativi e finanziari nei confronti dei circa 10 milioni di cittadini affetti da disturbi psichiatrici di natura ed intensità diversa colpiti da forme di depressione o da schizofrenia, o dei 2.299.000 persone colpite nelle loro forze fisiche, dei quali circa 60 mila persone sotto i 65 anni sono in sedia a rotelle e significativa è ancora la carenza di normative sull’abbattimento delle barriere architettoniche nelle moderne città italiane..
Ma la grande preoccupazione di molti genitori con figli handicappati resta sempre la medesima: “chi si occuperà di loro quando resteranno soli ?”.
Il “Dopodinoi” lo abbiamo “immaginato” e “proposto” al Parlamento Italiano ed Europeo con la nostra Petizione n. 9 assegnata alla 12° Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati e con la numero 5 e numero 6 assegnate, rispettivamente, alla 12° Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica ed alle Commissioni Riunite 12° Igiene e Sanità e 3° Affari Esteri.

2. ) Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, nella enfatica affannosa ricerca del risparmio, della eliminazione delle spese inutili, del risanamento della spesa pubblica, perché non far rientrare le sovvenzioni ai Partiti (ogni giorno ne nasce uno nuovo!) che godono di un abbondante finanziamento pubblico nonostante il referendum abrogativo del 1993 ; viaggi all’estero; telefonini di Stato; auto blu; parate militari; Festa per l’Unità d’Italia che è costata circa 800 milioni di euro (salvo errori od omissione); feste di qualunque genere e in ogni dove, le quali “mangiano soldi” ai bilanci pubblici (alla faccia del risparmio intanto paga papà!).
E nella ricerca dell’evasione fiscale, (il criterio fondamentale al quale deve ispirarsi deve essere sempre l’osservanza dell’art.53 della n/s Costituzione dove “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva), accertare veramente se quelle “barche”, “barchette”, “gusci a motore o a vela”, parcheggiate nei porti turistici od altre sedi, sono in regola con il Fisco, (su 7.500 Kilometri di coste in Italia, sono 147.000 i posti “barca”- da Bliz Quotidiano 11 agosto 2010 ) compresi gli ingaggi e reingaggi ai giocatori di calcio,(un affronto alla vera miseria ) ciclisti ed altre categorie sportive, verificare i “comportamenti” delle società di calcio (dalle spese pazze che umiliano la dignità della persona), cantanti, attori, politici (di questi non ne parliamo troppo!) e via dicendo, compreso i manager dello Stato ???
Ma, poi, chi controlla i controllori?
E ho detto poco!, perché nel risanamento della spesa pubblica deve prevalere la giustizia che è uguale per tutti, specie per la politica, dove sarebbe molto opportuno ed umano non dico abolire, ma ridimensionare i privilegi della “casta”, anche di quella che dice di difendere il popolo!
Stando così le cose, Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, a nostro sommesso avviso un simile andazzo alimenta ancor più la disaffezione del cittadino verso la politica e verso i politici, perché è indiscutibile che i Partiti o Movimenti, che rappresentano il viatico della democrazia,  comunque sono “dotati” di privilegi, di clientele da soddisfare, ma di infiniti sprechi!

3. ) Signor Presidente del Consiglio, il popolo della sofferenza vorrebbe conoscere: perché non ha trovato i “fondi” per attivare quegli strumenti tecnici per abbattere le molte barriere fisiche e psicologiche atte a permettere l’integrazione dei disabili nella società affinché siano in grado di assicurare un livello di indipendenza e sicurezza;
perchè non ha trovato i “fondi” per programmare quelle strutture per gli handicappati psichici che attendono una soluzione socio-legislativa da ben 33 anni.
Purtroppo l’Italia non ha una politica rivolta alla famiglia dove esistono persone con disabilità psico-fisica, “problema quasi ”ignorato” dalle Istituzioni !
Ma quale supporto specifico è stato previsto per sostenere le famiglie che si trovano in tali disagi, sapendo che le provvidenze economiche per invalidi civili, ciechi civili, sordomuti, handicappati psichici con importi e limiti di reddito da terzo mondo collegati agli indicatori dell’inflazione e del costo della vita che percepiscono la somma di 256,67 euro mensili ?, ( Aggiornamento approvato dalla Direzione Centrale delle Prestazioni dell’INPS con Circolare n. 131 del 29 dicembre 2009 ).
Le “necessità” di questi cittadini sono quotidiane ed infinite, normalmente risolte con ampie parole di solidarietà esteriore, anche da parte della politica, che non portano alcun beneficio alla loro vita.
Signor Presidente del Consiglio dei Ministri : viene da chiederci e chiedere, senza la presunzione di rilievo contenzioso: fino a che punto è stata capita la “loro” situazione, e se crede essere vergognoso tutto ciò?
Quasi ogni giorno sentiamo nelle dichiarazioni di tutti i politici ( e della “politica litigiosa” ) , solo vane ed inutili parole personali che non contrastano la situazione d’ingiustizia pubblica quale attualmente è in atto e che minaccia sempre più il valore ed il diritto umano delle “persone disabili” ritenute un peso morto per la società!.

Attendiamo con fiducia un concreto impegno, una rinnovata risposta da parte Sua e del Suo Governo, perché fin’ora siamo rimasti delusi !

Il mondo cattolico e della sofferenza vi guarda !

Sperare tanto…,oh!..intanto vana chimera… non costa niente !

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire


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