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Mi vuoi tutta ciccia e birra

Creato il 22 maggio 2012 da Lacocchi @laCocchi
“Ah, sì, non vedo l’ora di andare al mare, te lo giuro.”
Ecco cosa dice una persona che non vede il mare da due anni e che quest’anno, per la prima volta, passerà un tempo compreso tra una settimana e dieci giorni in Puglia. Ecco cosa dice una persona che non vede il mare da due anni, e che non fa i conti con l’immancabile, bestiale, malefica prova costume da ben due anni.
Sì, quella persona sarei io. Perché ho realizzato che tra meno di tre settimane sarò in vacanza, lontano dall’ufficio simpatia che non mi vedrà mai più. Sarò lontana e in vacanza. Al mare. Ed è stato in quel momento che sono stata colta da panico. Un pensiero orrendo ha raggiunto la mia testa. Un pensiero che si descrive in due parole: prova. Costume.
Io sono pronta alla prova costume come un vitellino è pronto a scoprire che diventerà un succoso hamburger dopo qualche mese. Sono pronta alla prova costume come un gatto è pronto ad essere portato dai suoi padroni dal veterinario a essere castrato. Se non si è capito, io non sono pronta.
Fatemi capire, voi lo siete? Uomini! Avete buttato giù le panze flaccidine che ricoprono il vostro addominale perfetto, il six pack che tutti vorrebbero ma che è andato perso tra polenta e salsiccie e pastasciutte di tutti i generi? Avete le braccia muscolose come i muratori che lavorano di fronte al vostro ufficio, e che vedete sudare ogni giorno mentre voi ticchettate sulle vostre scrivanie, facendo muscoli sollevando il mouse? Donne! Avete fatto gli squat per avere culi bellissimi e guardatissimi, gli addominali per avere pance piatte, l’acqua gym per buttare giù la cellulite, le diete disintossicanti alle verdure arancio per abbronzarvi di più? Avete le gambe di quella che fa la pubblicità dei costumi? Io no.
Normalmente, della prova costume a me fregava poco e niente. Quindi quando arrivava giugno, semplicemente depilavo e andavo, via di costumini e vestitini e pantaloncini. Perché prima non vivevo in Albione. Dove in pausa pranzo si va a mangiare hamburger e patatine fritte. Dove la sera bevo birra anche se mangio una minestrina in brodo. Dove la coca cola è come un pappagallino inseparabile sulla tua spalla e il cioccolato è l’unica cosa che ricordi di aver mangiato negli ultimi mesi.
Quindi mi appresto ad arrivare in Italia, e ad andare al mare, con: 3 kg netti in più e pure la pancetta da birra, bianca come un lenzuolo candeggiato con l’Ava per una cinquantina di lavaggi a 180 gradi, senza costumi. Perché non mi entrano più i costumi che avevo una volta.  Salvo usarli come tanga.
Ma i problemi vanno affrontati, e allora oggi ho deciso che avrei consultato e iniziato qualche dieta dell’ultimo minuto, tipo quella all’ananasso che fa venire il bruciore di stomaco ma ti sgonfia tutta, o quella del minestrone che fa fare molta cacchina e allora ti depura e ti toglie i brufoli. La Dunkan non ho abbastanza tempo per farla, allora potrei fare quella della Jennifer Lopez, la “freshology” che non so nemmeno cosa sia ma sgrassa tutto. Ho deciso: da oggi mangerò sano e non berrò più bottiglie di gin con bottiglie di acqua tonica mentre guardo la tv con le amiche il sabato sera. E soprattutto basta birra! Basta.
E poi ho deciso che sempre da oggi seguirò una rigida preparazione atletica. Tornerò a correre quattro volte la settimana e farò gli addominali, gli squat per il culo sodo, salterò la corda per le gambe toniche, farò flessioni per avere muscoli anche sul mignolo della mano. Ecco, sì, un allenamento tipo “Soldato Jane”: soldato laCocchi contro le ciccie superflue.  Sì. Inizierò oggi il mio allenamento alla prova costume. Che grande forza di volontà. Che costanza.
Ore 16.   Sms: “Barbeque stasera? Porta birra, please.”
No, di di no!  Devi andare a correre, combattere le ciccie, il grasso in più, i rotoli di maniglie dell’amore! Le verdure! La freshology! La disintossicazione da alcool! Il costume! Soldato Jane! La costanza! Di di no!
Sms: “Bastardi. Mi volete tutta ciccia e birra. Io porto il gin."

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