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Mia madre

Creato il 02 febbraio 2013 da Patriziacaffiero

specchi

Mia madre è un soldino di cacio, una donna anziana pelle e ossa, gambe stecco di un pulcino settantacinquenne, muso di capretta. Ha i capelli corti secchi e ricci maltrattati dalla parrucchiera che viene a casa, costa poco e tutte le vogliamo bene anche se è di poche poche parole, niente smancerie. Mia madre non decide mai quale sarà il dentista dove andare per mettersi alcuni denti mancanti e ride coprendosi la bocca.

Mia madre cerca i film che hanno i sottotitoli alla tv perché non ci sente bene e non le hanno applicato l'apparecchio adatto, quando si lamenta con il fornitore lui le dice solo di cambiare le pile.

Mia madre invecchia ogni giorno e ogni minuto a mille chilometri di distanza e io non guardo le sue cellule modificarsi ogni giorno, non posso prepararle da mangiare perché è troppo magra e si dimentica di cucinare per sé. Le racconto di ricette di cibi appetitosi inventate apposta al telefono per farle venire fame.
Mia madre ha fatto andare migliaia di lavatrici per lavare migliaia di volte le nostre lenzuola, i nostri pigiami, i calzini e le magliette. Mia madre ha cucinato migliaia di volte per noi nelle pentole d'acciaio consumate.

Si piega nello sgabuzzino per prendere una bottiglia dell'acqua, o il sacchetto giallo delle patate, anche se non potrebbe farlo perché ha una protesi al femore. Mia madre è sempre in ordine, pulita e profumata.
Mia madre tutte le mattine prende il caffè con le sue vicine, si sono sposate tutte negli anni sessanta, stanno invecchiando insieme, hanno ancora dello spirito.

Mi racconta di quando sua madre la mandava per dei mesi a trovare le zie in campagna e piange ancora per il senso di abbandono che provava, le zie non avevano da mangiare a sufficienza, però pensava che almeno respirava aria buona, trova un motivo di consolazione. Mia madre ha sempre trovato il lato bello delle cose che le succedono, mi dice che si ricomincia ogni giorno. Mia madre forza la propria volontà, due anni fa ha smesso di prendere le pillole per dormire liberandosi dall'assuefazione, vincendo l'insonnia. Mia madre quando lei nasceva, suo padre moriva.

Quand'era giovanissima la mandarono a fare la maestra in un posto dove un uomo la minacciava ogni giorno, ma lei non disse nulla alla sua famiglia, si seppe difendere, e quell'esperienza la trasformò in donna. Mia madre è stata sempre indipendente, ma ha trovato sempre qualcuno che limitava la sua libertà, si è rassegnata a questo destino.

Mia madre voleva avere dei figli a tutti i costi. Mio padre era un marito buono e fedele, troppo timido per tradirla e innamorato di lei fino al suo ultimo giorno. Mia madre non ha avuto altri uomini, né ha mai pensato di risposarsi 'vostro padre era un uomo nobile, non ce ne sono altri così'.
Mia madre ha rischiato la vita ad ogni parto. Mia madre è stata sempre una donna bellissima e vanitosa, e ancora adesso con rughe e senza tutti i denti e troppo magra se esce di casa qualcuno ogni volta le dice ammirato che è proprio una bella donna.

Mia madre da qualche tempo si addormenta sulla sua poltrona preferita e comincia a dimenticare alcune cose che doveva fare. Mia madre ha dentro di sé ancora il mare, i prati e la ragazza che è stata con il ciuffo sugli occhi, che scalava ammassi di carbone con suo cugino più giovane, e andava sulla bicicletta in discesa senza freni.
Mia madre crede a qualcosa di soprannaturale ed è piena di luce.

Mia madre è una creatura delicata, straordinaria, piena d'amore e di bellezza interiore, empatica, assorbe il piacere e il dolore di chi le sta intorno.
È la spada di damocle appesa sulla nostra esistenza, il suo invecchiamento ci mette a dura prova, siamo vittime della paura che ci abbandoni in un mondo inimmaginabile senza di lei.
Mia madre è un soldino di cacio, una ragazza splendida, con il mare che spande dentro di lei.

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