Michael Keaton è Birdman nell’ultimo film di Alejandro G. Inarritu che aprirà il 71esimo Festival di Venezia. Nei panni di un attore diventato famoso nelle vesti di un noto supereroe, Michael Keaton torna ad impersonare una tipologia di personaggio che sin dagli esordi, o quasi, ha inquadrato tutta la sua carriera, e soprattutto lo ha reso noto al grande pubblico. Dando un occhio al suo passato, vediamo subito che è stato il migliore dei Batman nel capolavoro di Tim Burton datato 1989 (seguito poi da Batman – Il ritorno nel 1992). Ma è stato un super-eroe, in un certo senso, anche prima dell’uomo pipistrello. Infatti nel 1988, sempre sotto la regia di un ispiratissimo Tim Burton, è stato Beetlejuice, lo scapigliato e indomabile spiritello porcello in uno dei film più divertenti nel filone dei ghosts movie.
Hanno qualcosa di non-umano anche i quattro Keaton di Mi sdoppio in quattro di Harold Ramis, simpaticissima commedia degli equivoci e dei doppi di metà anni Novanta. Da non dimenticare poi il candido e tondeggiante Jack Frost del film del 1998 di Troy Miller, in cui Keaton si reincarna in un pupazzo di neve che diventa compagno di giochi del figlioletto che ha da poco perso il padre.
Insomma, 25 anni di “cinema trasformista” per Michael Keaton, atteso il 27 agosto al Lido di Venezia con un film, in concorso, che molto ricorda The Wrestler di Darren Aronofsky (2008). In quest’ultimo Mickey Rourke era un ex lottatore del ring che cercava di tornare in campo per un’ultima apparizione, in Birdman Michael Keaton, come già accennato, è un attore, diventato celebre nei panni di un supereroe, che cerca di tornare sulla cresta dell’onda con uno spettacolo a Broadway. In entrambi i casi il gioco meta-cinematografico con le carriere dei due attori è evidente. The Wrestler vinse il Leone d’Oro. Che lo stesso destino possa toccare a Birdman? Sarebbe una consacrazione per Michael-SuperHeroe-Keaton…
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