Michaela Biancofiore cacciata dalle Pari Opportunità

Creato il 04 maggio 2013 da Tafanus

Più ci penso, e meno capisco. Ma come diamine ha potuto pensare, Enrico Letta, che la nomina di una ignorante che da anni si rende ridicola col le sue oscene "sloorpate" a Berlusconi, e con le sue ripetute dichiarazioni omofobe in puro stile nazi-fascista, il popolo del PD (che pure ha dimostrato spesso di essere di bocca buona), avrebbe potuto ingoiarla? Enrico Letta ha forse pensato che qualsiasi impresentabile venga presentata, seppure in "quota  PdL", debba essere supinamente accettata dalla base del PD, che tiene in piedi ANCHE Enrico Letta?

Bene (anzi, male, malissimo!)... Letta ha fatto male i conti. Molti hanno ingoiato la Lorenzin... e passi; si sono ingozzati con la Nunzia Di Girolamo, e va bene. Ma, arrivati alla Biancofiore, hanno detto BASTA. Se Berlusconi, quando governa col suo partito proprietario, vuole nominare ministre come la Gelmini o la Brambilla, come la Carfagna o la Presti-a-Giacomo, e magari anche Ruby alla Integrazione e la papi-girl di Casoria Ministra della Ggioventù, nulla quaestio. E' un governo che firma lui. Ma che il PD (che, ricordiamolo, non appartiene ad Enrico Letta) possa, o semplicemente debba, controfirmare qualsiasi idiozia in nome di questa oscena "alleanza", proprio no.

Ieri sul web è stata rivolta. Nelle sezioni del PD è stata rivolta (e noi speriamo, abbiamo la presunzione di pensare, che questa rivolta sia merito anche nostro, nella misura dello 0,00000001%).

Oggi la notizia che non poteva non arrivare: la Biancofiore è stata cacciata a furor di popolo. Riprendiamo la notizia da Giornalettismo, ma ogni sito e ogni giornale va bene. E su twitter...

"... Odo augelli far festa, e l'oca giuliva, tornata in su la via, che ripete il suo verso..."


Michaela... Ela Ela, Alalà

Povera Michaela Biancofiore. Tolta la delega perché non ha rispettato le regole, non perché è platealmente omofoba

NON PASSA MICHAELA BIANCOFIORE - S’era ribellato mezzo paese alla notizia dell’assegnazione, da parte del presidente del consiglio Letta, della delega alla Pari Opportunità a Michaela Biancofiore, in passato responsabile di orribili dichiarazioni omofobe, tipiche della destra più retriva. Non sembrava proprio la persona più adatta, sia per le numerose dimostrazioni d’intemperanza e fanatismo offerte in passato, che per una chiara incompatibilità con la funzione che in nessun paese d’Europa le avrebbe permesso d’accedere a una carica del genere.

Dopo la rivolta contro la delega che ieri ha percorso la rete, l'intervista suicida
IL SUICIDIO - Per fortuna ci ha pensato da sola a togliersi di mezzo, una volta al centro della ribalta infatti si è lasciata andare a interviste e a commenti, offrendo a Letta l’occasione di castigarla perché non ha rispettato l’impegno dei ministri e sottosegretari a evitare fughe in avanti. Dicono i retroscenisti:
Fonti di palazzo Chigi spiegano che la limitazione delle deleghe per il sottosegretario Michaela Biancofiore è motivato dall’intervista rilasciata oggi a la Repubblica, dopo che ieri durante la cerimonia di giuramento, il premier Letta aveva richiamato la squadra di governo a una certa sobrietà nelle dichiarazioni. L’intervista, quindi, è stata considerata una contravvenzione a quelle regole chieste dal presidente del Consiglio, e la scelta – sempre secondo le stesse fonti – viene considerata come l’ultima chance per Biancofiore. (Fonti: AGI/Ansa) (...ovviamente trattasi di puttanata colta al volo, perchè allora avrebbero dovuto ritirare le deleghe anche a Zanonato per le sue dichiarazioni sul nucleare... O no? NdR)
Nell’intervista la neo-nominata si era infatti lasciata andare oltre il lecito, prima esibendosi nel classico numero del “Io non sono omofoba, sono loro che sono gay”, stretto parente retorico di “ho degli amici gay/neri/ebrei”:
“Non mi preoccupo del loro giudizio, non mi intimoriscono. Mi piacerebbe per una volta che anche le associazioni gay, invece di autoghettizzarsi e sprecare parole per offendere chi non conoscono, magari condannassero i tanti femminicidi delle ultime ore. Difendono solo il loro interesse di parte”
POCHE IDEE, MA CONFUSE - Dichiarazione lunare, e non solo perché è stupido rispondere a un’associazione che si preoccupa di un problema, accusandola di non occuparsi del resto dei problemi del mondo, ma anche perché subito condita da un’asserzione abbastanza imperativa, anche se confusa e sgrammaticata, sulla linea del governo:
“Penso che faremo un ddl che cavalcherà la modernità civile. Personalmente dico “no” alle nozze gay e “sì” alle unioni civili. È la linea di Berlusconi”

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L’URLO DELL’IGNORANZA - Che bestia sia “un ddl che cavalcherà la modernità civile” non si può sapere, ma è comunque stato sufficiente a motivare il cartellino rosso da parte di Letta, che così ha provato a trarsi d’imbarazzo dopo aver colpevolmente convalidato una nomina impresentabile. Tanto impresentabile che fonti del PDL hanno già fatto sapere che il cambio della delega a Biancofiore non avrà ripercussioni.
TUTTI CONTENTI - Inutile dire che la decisione è stata accolta con favore da quanti avevano sollevato giustamente la questione, che oggi si dividono tra quanti plaudono a Letta e quanti prendono la sua decisione come un’ammissione di una colpa grave (per la precisione, noi apparteniamo a questa seconda scuola. NdR), perché di che cultura sia portatrice Biancofore non era un mistero, ma anche perché è proprio assurdo mettere alle Pari Opportunità Biancofiore che usa la parola “genere” per insultare Anna Paola Concia, dimostrando d’ignorare il significato stesso del termine che indica proprio quelle “questioni di genere” di cui era stata chiamata a occuparsi.
UN INSULTO - L’errore di Letta non è quindi stato un errore da poco, perché affidare le Pari Opportunità a un tale esponente della destra più reazionaria e omofoba, equivale all’insulto alle donne e alla comunità LGBT,  e quindi a più di metà del paese, platealmente discriminata ogni giorno da una cultura che ha in donne come Biancofiore uno dei suoi più vocali esponenti, visto che la sua attività politica si può essere riassunta tutta nel tentativo di giustificare il possesso di un harem e le acrobazie sessuali di Berlusconi.

...e ora Letta si dia una calmata, e capisca che non è stato eletto Imperatore, ma semplicemente primo ministro di compromesso di un governicchio che potrebbe non arrivare al solstizio d'estate. Meno di un classico "governo balneare". Siamo "alleati" col PdL, e già questa è una merda difficilissima da digerire. Ma se poi guarniamo la pietanza anche con lassativi come la Biancofiore, allora Letta si prepari a mangiare da solo. Noi non ci stiamo. T


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