Di Salvatore Giambelluca il 24 gennaio | ore 14 : 06 PM
In queste ore su internet girano le ultime dichiarazioni del viceministro Martone che ha apostrofato a modo suo gli studenti fuoricorso:
«Dobbiamo iniziare a dare nuovi messaggi culturali: dobbiamo dire ai nostri giovani che se non sei ancora laureato a 28 anni sei uno sfigato, se decidi di fare un istituto professionale sei bravo e che essere secchioni è bello, perchè vuol dire che almeno hai fatto qualcosa».
Chi è Michel Martone. Giovane, preparatissimo, professore universitario ordinario a soli 29 anni, autore di numerosi libri ed articoli in materia di diritto del lavoro, ma che alla fine ha ottenuto da Monti solo le deleghe all’occupazione giovanile, le relazioni industriali e le politiche del lavoro, sovrastato dal ministro del Lavoro Elsa Fornero che si è presa tutto il resto.
La replica. Tra i più critici Antonio Borghesi, vice capogruppo alla Camera dell’Italia dei Valori. ”Ci sentiamo in diritto ed, anzi, in dovere, di far presente al ministro che i messaggi culturali positivi, su cui, per altro, siamo pienamente d’accordo, sono ben lontani dall’assegnazione del bollo di sfigato a chi non si laurea entro i 28 anni” ha detto l’esponente dell’Idv, secondo cui “è fuori luogo che un ministro della Repubblica si erga a giudice di chi tarda a conseguire la laurea, perché magari ha un posto di lavoro da conservare gelosamente, vista la situazione nera nel nostro Paese”. “Il ministro del lavoro – è il ragionamento di Borghesi – anziché gettare sentenze offensive su chi ancora studia, farebbe meglio a parlare della materia che è chiamato a rappresentare e dei modi in cui intende affrontare la disoccupazione. Semmai, inviti il suo collega che si occupa dell’istruzione a concepire norme sul diritto allo studio che consentano di rendere più breve il percorso di laurea anche agli studenti lavoratori”.
#Sfigato. Su twitter nel giro di poche ore #sfigato è diventato trend topic, il viceministro è stato preso di mira dal popolo del social network.